5 agosto 2021

Con il palazzo Roncadelli Manna si arricchisce il catalogo immobiliare del centro storico, un patrimonio in vendita che però non fa gola a nessuno

Con il palazzo Roncadelli Manna, messo in vendita da Stradivaria, si arricchisce il catalogo degli immobili destinati alla vendita nel centro storico cremonese. Un catalogo che, se da un lato annovera immobili prestigiosi, dall’altro non desta alcun interesse da parte degli operatori. Il palazzo Roncadelli Manna, ad esempio, è in catalogo da oltre un anno, dopo essere stato sottoposto ad un complesso intervento di restauro per farne la prestigiosa sede della Società Autostrade Centropadane. Due piani fuoriterra, un piano interrato ed un sottotetto parzialmente fruibile, per una superficie netta complessiva di 2530 mq, con un cortile interno pavimentato con una capienza di 14 auto. Le manifestazioni di interesse dovevano arrivare antro il 31 marzo dello scorso anno, ma l’esplosione del Covid ha comprensibilmente rallentato tutte le operazioni. Il palazzo di via Colletta si aggiunge alla lista di altri sontuosi edifici cittadini in cerca di acquirente, come palazzo Schinchinelli Martini in via Cadolini o quello di proprietà di Credit Agricole all’inizio di corso Mazzini, ora in fase di ristrutturazione per ricavarvi appartamenti di prestigio. A due passi di distanza vi è anche l’ex Fulmine. Il grande magazzino dopo la chiusura era stato prima ceduto dalla famiglia Lanzoni all’istituto neurologico Mondino di Pavia, e da qui transitato nel patrimonio della fondazione Maugeri, quindi finito sotto sequestro per lo scandalo delle tangenti nella sanità lombarda. Una sorte che tocca ad altri immobili del centro: tralasciando quelli storici e di difficile manutenzione in quanto vincolati dalla Soprintendenza, come il complesso dell’ex ospedale, basta pensare all’ex cinema Tognazzi o alla ex Banca d’Italia. 

La sede della Banca d’Italia, messa sul mercato dodici anni fa così come previsto dal piano riorganizzativo varato dal governatore Draghi, forte dei suoi 5900 metri quadrati di superficie, aveva un valore stimabile in diciotto milioni di euro, ma è un edificio difficilmente riutilizzabile sul piano residenziale, ed infatti le due gare bandite sono andate desolatamente deserte, nonostante la buona conservazione del complesso. Ma di fronte vi è anche la palazzina del Bar Flora, donata nel 2013 fa alla Fondazione Città di Cremona grazie al lascito testamentario di Grazia Raspagliesi in Villa, che fino alla morte restò ad abitare all’ultimo piano. Ora i sette appartamenti dei piani superiori sono ancora vuoti. La Fondazione ha cercato di metterlo sul mercato, ma nulla di fatto. Anche perchè esiste un vincolo all’utilizzo degli appartamenti, destinati a diventare, per volere della proprietaria, abitazioni per anziani. L’altro vincolo, invece, riguarda l’utilizzazione del pubblico esercizio d’angolo al piano terra esclusivamente come bar o come ristorante. 

Del 1929 è l’altro pregevole immobile pure in vendita a due passi di distanza dove ha sede la Banca Nazionale del Lavoro. Il palazzo della Banca Nazionale del Lavoro è stato ufficialmente inaugurato il 28 ottobre 1929 insieme alla Posta Centrale e al Palazzo degli agricoltori. La Bnl entrò negli uffici il 18 giugno del 1930. Peraltro in via Anguissola è in vendita anche il palazzo dell’ex Stipel: è lo stabile Telecom di via Cadolini, 4784 metri quadri di superficie coperta, costruito nel 1900 e ristrutturato negli anni Cinquanta, quando nelle sue fondamenta venne ritrovato il mosaico del Labirinto, uno dei più belli conservato oggi nella sezione archeologica del museo civico Ala Ponzone. Sempre in via Anguissola al n.18, quasi di fronte all’ex Stipel è in vendita a 655 mila euro il palazzo caratterizzato da un balconcino in facciata.

A due passi di distanza, in via Cadolini, è in vendita a 5.800.000 euro il palazzo Martini, già Schinchinelli, edificato nel 1588 e ampliato nel 1762 e rispecchia nei suoi elementi architettonici la storia, l’arte e la cultura della città. Una gigantesca occasione immobiliare, invece, potrebbe essere l’ex Politeama, che l’impresa Contardi di Fombio, proprietaria dell’immobile, ha messo in vendita a 250 mila euro. A pochi metri di distanza il palazzo di corso Campi sede della Libreria del Convegno e l’altro immobile di Corso Garibaldi, proprietà della Curia vescovile di Cremona, nei pressi della Farmacia Comunale.

Infine in via Sicardo è in vendita a 850 mila euro, in una posizione invidiabile, lo stabile porticato dove ha sede il ristorante “Il Violino” e, da non dimenticare, l’ex chiesa di San Vitale, l’unica sala pubblica a disposizione dell’amministrazione provinciale di Cremona, proposta in vendita ad un valore stimato di 2.267.000 euro. Ultimo arrivato il grande immobile situato in fondo a corso Vittorio Emanuele, in fronte alla fontana di Porta Po e precisamente in piazza Cadorna 17. Da decenni sede dell’Inps di Cremona, lo stabile compare con tanto di foto su un sito di vendite immobiliari ad un costo di vendita pari a 13 milioni e 200 mila euro. L’intero stabile occupa una superficie di 8.881 metri quadrati ed è noto a tutti i cremonesi per ospitare appunto la sede dell’Istituto previdenziale.

Ed infine il grande vuoto costruito dall’ex caserma La Marmora, che, dopo un interesse durato almeno una ventina d'anni, al punto da far ben sperare nella soluzione di un problema che si trascinava ormai da tempo, è tornata ad arricchire il campionario delle svendite immobiliari del demanio statale. Adesso il suo destino potrebbe essere quello di diventare un centro commerciale in centro storico con relativo parcheggio.

Fabrizio Loffi


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commenti


Patrizia Signorini

5 agosto 2021 12:37

Fare un commento stupido spero non sia vietato... Ma a chi conviene investire nei centri storici e in beni immobiliari di prestigio se da decenni si è dirottato ogni interesse business Fuori dalle città, lasciando queste deliberatamente ad un destino di decadenza? E chi spende per appartamenti di prestigio tassati alla follia e che stanno in contesti cittadini vecchi e impoveriti? Adesso i bilanci non tornano? Le poste sono infruttifere? Beh, in parecchi dovrebbero correre a nascondersi.