10 luglio 2024

Con la “Bass Night” si chiude lo Stauffer Summer Music Festival 2024. Alberto Bocini e il suo ensemble di contrabbassi ha proposto un concerto “crossover” passando da Stevie Wonder a Beethoven

Lo Stauffer Summer Music Festival 2024 si è concluso sulle calde note gravi della “Bass Night”, un concerto dedicato al contrabbasso, diretto dal maestro Alberto Bocini. Questo evento ha visto la partecipazione di giovani talenti che hanno eseguito un repertorio “trasversale”, ricco di contaminazioni che hanno toccato da Beethoven a Piazzolla passando per Stevie Wonder e Bottesini, offrendo una serata miscellanea di generi.

Lo Stauffer Summer Music Festival, giunto alla sua terza edizione è nato nel 2022, e ha portato nel suggestivo Giardino di Palazzo Stauffer un’immersione nel mondo degli strumenti ad arco. L’Accademia Stauffer è stata fondata con il contributo di figure di spicco come Andrea Mosconi e Rocco Filippini, spesso ricordati durante le serate. I cinque appuntamenti del 2024 hanno toccato tutte le sfaccettature degli strumenti ad arco.

L’inaugurazione è stata affidata al celebre violoncellista e compositore Giovanni Sollima, che ha diretto un ensemble di violoncelli in un programma che ha esplorato la storia dello strumento, dai Viol Consort seicenteschi alla musica contemporanea

La seconda serata ha visto protagonisti il Quartetto Thumós e il Trio Hermes, con esecuzioni del primo Trio di Schumann e del sesto Quartetto di Shostakovich, offrendo un affascinante viaggio nella musica da camera. John Axelrod ha diretto lo Stauffer String Ensemble nel terzo appuntamento in un programma che ha incluso opere di Mendelssohn, Puccini, Respighi e Wolf, dimostrando la versatilità e la profondità della letteratura sinfonica.

Ieri sera Simon Zhu e Ettore Pagano, entrambi ex allievi Stauffer, hanno presentato un programma di brillante virtuosismo, eseguendo brani di Bach, Paganini, Ravel e Glière. Il festival non poteva che chiudersi con un omaggio ad uno degli ensemble più inusuali del panorama musicale, quello composto da contrabbassi. La serata conclusiva ha infatti visto Alberto Bocini e il suo gruppo offrire una retrospettiva insolita e piena di sorprese sullo strumento più grave del comparto archi, chiudendo il festival con grande creatività. Nonostante le difficoltà, lo sforzo e l’entusiasmo degli studenti di Bocini superano senza ombra di dubbio i problemi legati all’intonazione e al ritmo, figli anche di un repertorio decisamente complesso e ad una serata particolarmente calda ed umida che ha messo a dura prova la tenuta dei grandi strumenti. Un programma fuori dagli schemi tradizionali ha quindi meritato il giusto tributo del pubblico, generoso di applausi per i talentuosi contrabbassisti sul palco. 

L’Accademia Stauffer ha confermato ancora una volta la sua importanza nel panorama musicale cremonese, offrendo concerti (peraltro gratuiti) che hanno permesso al pubblico di immergersi in un’esperienza musicale unica e coinvolgente, un vero fiore all'occhiello per la nostra città.  
foto John Paul Guarneri/Studio B12

Loris Braga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti