Concerto di Natale alla Rsa Zucchi Falcina: MagicaMusica coinvolge tutta la comunità domenica 30
Prosegue con successo la collaborazione tra MagicaMusica e la Rsa Zucchi Falcina di Soresina. Il prossimo appuntamento in musica sarà aperto a tutta la cittadinanza e sarà l’occasione per aspettare insieme l’arrivo del Natale. Domenica 30 novembre alle ore 15.30 presso la sala polifunzionale della residenza socioassistenziale di Soresina, si terrà un concerto natalizio e non solo. “Un’occasione preziosa – ha detto il direttore dell’orchestra Piero Lombardi per continuare a coltivare il rapporto tra generazioni diverse. Il confronto ed il dialogo arricchiscono ed aiutano ad abbattere le distanze. La musica unisce e permette di scovare i talenti di ognuno di noi. Abbiamo avuto modo di apprezzarlo nel corso dei vari concerti per i nonni che abbiamo proposto. In questa occasione ci auguriamo che tutta la comunità voglia unirsi a noi per uno speciale momento di condivisione in musica. Il repertorio prevede, oltre ai tradizionali brani natalizi, anche una full immersion nella musica degli anni ’60 e ‘70”.
Laura Brucchieri, direttore della Rsa Zucchi Falcina appartenente al gruppo Gheron, ha dichiarato: “abbiamo voluto promuovere questa iniziativa per rafforzare il legame tra la nostra Rsa e la comunità, creando occasioni in cui benessere, cura e partecipazione trovino una sintesi concreta. La musica — come dimostrato da numerose evidenze scientifiche — favorisce l’espressione emotiva, stimola le funzioni cognitive residue e sostiene la socialità delle persone fragili. Coinvolgere il territorio significa ampliare l’efficacia dei percorsi di cura, trasformando l’ambiente di vita degli ospiti in uno spazio aperto, vitale e in relazione. La collaborazione con MagicaMusica rappresenta un valore aggiunto straordinario: i loro laboratori musicali, fondati su un approccio inclusivo e partecipato, portano energia, competenza e una sensibilità unica maturata nel lavoro quotidiano con giovani con disabilità. L’incontro tra generazioni e fragilità diverse diventa un’opportunità reciproca: per i nostri ospiti, che riscoprono stimoli affettivi e relazionali, e per i ragazzi, che trovano riconoscimento e protagonismo in un contesto accogliente. È in queste esperienze condivise che si costruisce una comunità più solidale, capace di vedere nella differenza una risorsa”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti