Così rischia il sistema delle Rsa dopo la delibera regionale. "Forte preoccupazione" da parte dell'Uneba. Difficoltà nel predisporre i budget 2024
Le Rsa sono in grande difficoltà dopo la nuova delibera regionale che congela l'aumento delle rette a carico delle famiglie. "Impossibile predisporre un budget per il 2024 senza prendere decisioni entro fine anno per un equilibrio di gestione che veda anche i lavoratori valorizzati, in una situazione di contratti non rinnovati dopo alcuni alcuni anni". E scatta la protesta dell'Uneba provinciale (organizzazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale, educativo. Oltre un migliaio enti associati, non profit di radici cristiana in Italia) che esprimendo forte preoccupazione si dice pronta, in sinergia con Uneba regionale, a ricorrere al Tar contro una delibera della Regione che mette in difficoltà l'intero sistema assistenziale. Ecco il documento dell'Uneba provinciale a firma del presidente don Roberto Rota.
"La delibera della Giunta Regionale 1513 che ha finanziato per 70 milioni di Euro l’incremento del contributo sanitario regionale a favore di RSA, RSD e CSS presenta molte criticità e, in particolare al punto 10, dove congela l’aumento delle rette a carico delle famiglie per quegli Enti che già applicano una retta superiore del 2% rispetto alla media dell’ATS di appartenenza.
Questa delibera, datata 13 dicembre, pone gli Enti gestori in un situazione alquanto imbarazzante: da una parte non si conosce ancora la media delle rette dell’ATS e il margine entro il quale potersi muovere; dall’altra la necessità di predisporre Budget per il 2024 richiede di prendere decisioni entro la fine anno per un equilibrio di gestione che veda anche i lavoratori valorizzati, in una situazione di contratti non rinnovati dopo alcuni anni.
UNEBA Cremona, in sinergia con l’organizzazione regionale esprime forti preoccupazione per l’andamento del settore: dopo le esternazioni dell’Assessore al welfare Bertolaso circa l’inutilità delle RSA, oggi questa delibera penalizza ancora la gestione e non considera come i nostri enti, per lo più no-profit, in questi anni siano stati al centro di una bufera che - dalla pandemia, al caro energia e all’inflazione – ha visto i bilanci chiudere per lo più in negativo, con fortissimi rischi circa la tenuta dell’intero sistema.
Ammesso che l’intenzione della misura regionale sia quella di una attenzione alle famiglie, nella sostanza questa si rivela come un semplice palliativo: l’ipotetico aumento del contributo regionale è di ben lunga inferiore all’aumento dei costi e soprattutto non porta a riequilibrare quell’assunto che prevede a carico del sistema regionale il 50% del costo reale di una giornata di degenza.
Fa molto dispiacere assistere al plauso da parte di qualcuno a questa deliberazione: le famiglie di fatto non sono assolutamente tutelate, gli Enti restano in difficoltà e i territori soffrono per l’aumento del numero di anziani che non si possono premettere soluzioni soddisfacenti di cura.
Per tutti questi motivi UNEBA, insieme ad altre associazioni di categoria e a singoli Enti sta valutando di presentare un ricorso al TAR della Lombardia per ottenere l’annullamento del dispositivo 10 della delibera 1513".
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commenti
Emilio
24 dicembre 2023 12:46
C è un enorme carenza di personale,in particolare educatori. Questo problema può mettere in crisi migliaia di interventi educativi con ricadute pesanti sulle famiglie e sui minori coinvolti