24 gennaio 2022

Costi delle materie prime alle stelle, ma nessun rincaro delle tariffe sull'acqua: in arrivo fondi dal Pnrr

Più di quattro milioni di euro a fondo perduto in arrivo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È quanto è riuscito ad ottenere l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO), organismo che si occupa di pianificare, regolare e controllare il servizio idrico integrato in provincia di Cremona, grazie “all’ottimo lavoro di relazioni e al riconoscimento unanime dell’efficacia con cui gestiamo le attività sul territorio”, spiega Stefano Belli Franzini, presidente di ATO. “Una prima tranche di fondi comunitari che ci impegniamo a indirizzare su progetti indispensabili del Programma degli Interventi 2020-2023 e che ci rafforza nella decisione, già presa, di non aumentare le tariffe del servizio idrico”, aggiunge. 

L’altra importante conferma è proprio questa. “L’assemblea dei Sindaci della Provincia di Cremona, tenutasi a dicembre, ha deciso, all’unanimità, di mantenere invariati i costi che i cittadini sostengono nonostante l’aggravio pesantissimo dei prezzi delle materie prime che il nostro servizio subisce da mesi”, chiarisce Belli Franzini. 

Per lasciare indenni le tasche dei cremonesi, gli uffici tecnici di Corso Vittorio Emanuele, sede dell’ATO, hanno lavorato in questi mesi – in fattiva collaborazione con il gestore del servizio Padania Acque s.p.a. - ad una variante generale del Programma degli Interventi approvato un anno fa. Una “revisione di ampia portata” del grande elenco di opere pubbliche da realizzare nel quadriennio 2020-2023. “Abbiamo scelto di spostare alcuni investimenti a dopo il 2023 – puntualizza Belli Franzini –: opere che non hanno carattere di urgenza e che possono quindi subire uno slittamento nel tempo senza gravare sull’efficienza e sull’efficacia dell’intero servizio idrico. L’alternativa sarebbe stata un innalzamento delle tariffe di circa il 20%”. 

Guidati dal Direttore Damiano Scaravaggi, gli uffici dell’ATO hanno anzitutto individuato “criteri oggettivi ed esclusivamente tecnici” e, attraverso questi, estrapolato gli interventi “rimandabili” dal Programma 2020-2023. “È chiaro – specifica il presidente dell’ATO – che i 4,3 milioni di euro di contributi sui fondi del PNRR ci consentono di ripescare alcuni progetti e realizzarli secondo le tempistiche stabilite in origine”.  “Un grazie particolare – conclude Belli Franzini – va rivolto ai nostri uffici e a quelli di Padania Acque, per il lavoro efficace e celere”. 

Belli Franzini ha infine confermato che proseguono i lavori del Tavolo permanente di tutti i soggetti interessati dalla gestione delle acque del territorio provinciale, “lavori fondamentali per costruire insieme le azioni che andranno a contrastare gli allagamenti dei centri urbani dovuti alle cosiddette bombe d’acqua. L’approccio è già stato oggetto di apprezzamento da parte di Regione Lombardia. E anche su questa tematica ci si sta muovendo con convinzione per reperire contributi a fondo perduto nell’alveo del P.N.R.R”.


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