Covid: l'Istat conferma, al Nord il 71% dei morti, Bergamo la più colpita seguita da Cremona
Come è stato più volte evidenziato, il Nord è stata la ripartizione più interessata alla diffusione della pandemia: considerando tutto il 2020, il 60% dei casi e il 71% dei decessi si è concentrato in questa area geografica. Inoltre, la Regione Lombardia è stata quella che durante tutto l'anno ha riportato il maggior numeri di casi e conseguentemente di decessi Covid-19. Questo fenomeno ha determinato un altovalore del tasso standardizzato di mortalità generale, anche se, considerando questo indicatore, la regione con il più alto tasso di mortalità è stata la Valle D'Aosta. In generale il Centro e il Mezzogiorno registrano tassi di poco superiori agli anni precedenti. Lo rileva il rapporto congiunto Istat-Iss sulla mortalità durante la pandemia. Analizzando i rapporti dei tassi standardizzati a livello provinciale, Bergamo si conferma essere la provincia con la più alta mortalità generale rispetto agli anni precedenti, seguita da Cremona, Lodi e Piacenza. Nel Centro, la Provincia con il più alto tasso di mortalità rispetto al periodo di riferimento 2015-2019 è stata Pesaro Urbino, mentre al Mezzogiorno la più colpita è stata Foggia. In linea con i valori regionali, Roma ha avuto nel 2020 un tasso di mortalità generale significativamente inferiore al 2015-2019.
Nel frattempo l' AVIS Comunale di Cremona fornisce ai donatori e alle donatrici indicazioni sulla sospensione dalla donazione di sangue ed emocomponenti dei donatori sottoposti alla somministrazione di vaccino anti-coronavirus. La sospensione è di almeno 48 ore dopo ciascun episodio vaccinale, se non compaiono sintomi, ed almeno 7 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi dopo la somministrazione del vaccino anti-coronavirus.
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