Crema si riscopre, finalmente, città di organi: un corso di arte organaria in una sezione del museo. E il sindaco ricorda il nonno
L’Arte Organaria è un'antica sapienza artigiana, specialistica, tradizionale di Crema e del Cremasco, da tramandare e valorizzare. Anche perchè può aprire opportunità lavorative, ancora oggi, molto interessanti.
Una nicchia rispetto a tanti altri settori, certo, ma una nicchia di successo.
Per questo motivo quest'anno parte il primo corso IFTS post diploma, della durata di un anno, in arte organaria.
E dove poteva tenersi, se non (oltre che nelle imprese artigiane del territorio, "sporcandosi le mani" con l'attività pratica), nella sezione del Museo Civico Cremasco dedicata proprio a questa eccellenza cittadina?
Grazie a tutti coloro che stanno sostenendo questo percorso insieme al Comune di Crema. In particolare alla Libera Associazione Artigiani Crema, che ci ha sempre creduto con la massima determinazione e che ha contagiato di passione tanti altri attori del territorio.
Ps: sì, tra i cannifonisti della tradizione (i costruttori di canne d'organo) c'è anche un Bergamaschi. La sua attività non c'è più da molto tempo e anche lui è mancato, ormai da quasi trent'anni. È il nonno Piero. Vederlo citato al Museo è stato emozionante. È stata una bella, tenera, sorpresa. Ciao nonno! Guarda te la vita, che incroci strani prende anche dopo molti anni...
Così posto’ via social il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi. E fu così che la capitale del Granducato del Tortello si riscoprirà terra di organi e organari…
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