25 ottobre 2024

Cremona rafforza il suo impegno contro le discriminazioni: riunita l'assemblea annuale della Rete Antidiscriminazioni di Cremona, che accoglie nuove realtà e si riorganizza in tavoli tematici

Si è riunita la Rete Antidiscriminazioni di Cremona, costituita nel 2018 con l’obiettivo di prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione basata su genere, disabilità, nazionalità, religione, orientamento sessuale, identità di genere, età e ogni altro fattore. Promossa e coordinata dallo Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Cremona promuove la più ampia collaborazione tra enti e associazioni del territorio. Tra le sue finalità vi sono la promozione di politiche volte a consolidare e rendere più efficaci la collaborazione tra enti, associazioni e servizi del territorio nel contrasto alle discriminazioni.

All’assemblea annuale ha partecipato l’assessora alle Politiche Sociali e Fragilità con delega anche alle Pari Opportunità, Marina Della Giovanna, che ha sottolineato “la volontà della nuova Amministrazione comunale di promuovere il potenziamento delle attività portate avanti dalla Rete con particolare riferimento alla diffusione della cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità”. L’assessora ha inoltre illustrato alcune delle linee programmatiche di mandato che vanno in questa direzione.

L’assemblea ha approvato le richieste di adesione di tre nuove realtà: Comitato Cremona Pride, CSV Lombardia Sud e ATS Insieme (Casa Arcobaleno) che entrano a far parte della Rete portando nuove forze e competenze, oltre a consentire un ampliamento territoriale. Grazie ai nuovi ingressi, sale a più di venti il numero delle associazioni ed enti partecipanti. Nel corso dell’incontro è stato inoltre proposto l'avvio di una nuova modalità di lavoro attraverso la costituzione di tavoli tematici per consentire alla Rete di affrontare le principali problematiche in modo più efficace e strutturato, pur mantenendo una visione intersezionale che tenga conto della complessità e delle interconnessioni tra le diverse forme di discriminazione che si registrano sul territorio. 

Saranno quindi portati avanti filoni di lavoro dedicati, per esempio, alla questione dell'abitare e del diritto alla casa, al diritto alla salute, alla condizione giuridica dello straniero per quanto attiene all'accesso al lavoro e alle prestazioni sociali, alle tematiche di discriminazione della comunità LGBT+ e all'organizzazione di eventi di sensibilizzazione.

La Rete Antidiscriminazioni di Cremona continuerà ad operare in sinergia con enti pubblici, organizzazioni del Terzo Settore e parti sociali per garantire un supporto concreto alle vittime di discriminazione e realizzare azioni congiunte di comunicazione, sensibilizzazione e formazione per la prevenzione e il contrasto di stereotipi e pregiudizi con particolare riferimento ai giovani ed in collaborazione con le istituzioni scolastiche. Maggiori informazioni sulle attività della rete e delle realtà aderenti sono disponibili sul blog antidiscriminazionicremona.wordpress.com, sui canali social e all’interno della newsletter Mondinsieme, curata dallo Sportello Antidiscriminazioni e alla quale è possibile iscriversi gratuitamente direttamente sul blog.

 


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commenti


Marco

26 ottobre 2024 07:42

Gli stranieri regolari arrivano in Italia ben sapendo i propri diritti ( casa, sanità,istruzione ecc ecc). e ottengono tutto e al limite se lo prendono .
Io non parlerei di stranieri ma di esseri umani che cercano di migliorare o salvare la propria vita.
Domandatevi piuttosto da cosa è nata la diffidenza verso chi entra in Italia.
Gli italiani sono i primi ad essere discriminati su tutto( sanita', casa,lavoro, assistenza) e pagano tasse altissime sulle buste paga e pensioni per garantire a chi entra in Italia assistenza.
Mi sa tanto che chi è discriminato è l'italiano del ceto sociale povero/medio.
Chi sta' bene economicamente può permettersi di fare le vostre considerazioni sugli "stranieri" .
Vi faccio un piccolo esempio: perché continuare a dare l'elemosina al ragazzo ben vestito con tanto di macchina e cellulare ultimo tipo che è sempre presente in piazza lodi al supermercato.
Non darla è discriminazione?

Manuel

26 ottobre 2024 11:15

Continua a non fare l’elemosina al ragazzo figo al supermercato: chi ti rimprovera?
Manco io la faccio e di solito non me ne pento.
A coloro che han piacere devolvere, non accuso, non rimprovero... al massimo potrei avvisare come anche in queste piccole, apparentemente innocue attività, si celino striscianti comportamenti mafiosi.
Su tutto il resto del fenomeno migratorio, ci sarebbe da imbastire una conferenza: mi basta sottolineare come per quarant’anni abbia prima sopportato gli strali della Lega sui terroni poi, cambiati tempi e scenari (sempre Lega) su comunitari ed extracomunitari, specialmente la storia dei 35€€. Guarda caso, con tutto il tempo che ha passato al governo, i 35€€ li continua a devolvere anch’essa... se non di più.