Da CNA ok al polo logistico intermodale di San Felice, ma attenzione all'ultimo miglio sostenibile e green
La CNA provinciale approva la previsione di un polo della logistica intermodale da insediare nell’area di 55mila metri quadrati adiacente al casello autostradale su cui sta già lavorando Aem, e chiede che il piano della logistica urbana venga approvato entro il mandato amministrativo, aprendo un tavolo di confronto tra le categorie perché possa essere implementato e sviluppato al meglio. E’ una delle osservazioni contenute nel Piano urbano della mobilità sostenibile in discussione i questi giorni. “Negli ultimi anni - osserva la CNA- abbiamo assistito ad una forte espansione in zona industriale e nell’atea del porto canale. Molte aziende leader nei loro settori hanno deciso di investire nel nostro territorio e contribuire all’economia locale. Questo sviluppo ha generato indotto e creato le condizioni per investimenti importanti come un primo tratto di un raddoppio ferroviario (Cremona-Cavatigozzi) e binari a disposizione di aziende del territorio. Il PUMS esaminato - prosegue la CNA - ci permette di individuare interventi che consentono un miglioramento dell’accessibilità dei trasporti, in modo che l’insediamento e lo sviluppo di nuove attività economiche siano equilibrate e diffuse su tutto il territorio comunale e consentano l’esistenza di più punti strategici per gli operatori economici. Per questa ragione giudichiamo positivo aver individuato un paragrafo dedicato alla logistica urbana e distribuzione merci. Un paragrafo che mette in luce la necessità di dotarsi di un vero e proprio Piano integrato della Logistica Urbana redatto in base alla linee guida regionali che individua le modalità attuative, nuovi schemi di distribuzione delle merci, una nuova organizzazione e nuovi scenari”. “Appare quindi quantomai opportuno - conclude la CNA - esplorare già nei primi mesi del 2021, attraverso una partnership pubblico/privato, la sostenibilità economica di tale intervento, in cui siano definiti le caratteristiche del soggetto gestore, l’investimento necessario, le modalità di gestione, l’organizzazione della struttura. Accanto a questo intervento si chiede di valutare l’opportunità di creare una logistica sostenibile e green, anche con l’utilizzo di mezzi elettrici per gestire il così detto ‘ultimo miglio’ per il trasporto di merci in ambito urbano. Infine, credendo molto nel concetto di intermodalità, si chiede di esplorare fattivamente nuovi collegamenti ‘via ferro’ attraverso un vero sistema intermodale ferro-gomma, tra hub di logistica e rete ferroviaria esistente”.
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