Da Pavia no a fusione Camera Commercio con Cremona e Mantova. Firmano tutte le categorie economiche e le sigle sindacali: la sede mantovana dista 150 km
Il mondo imprenditoriale e del lavoro di Pavia ribadisce il no alla fusione tra la Camera di Commercio locale e quelle di Mantova e Cremona. Le associazioni di categoria pavesi e le principali sigle sindacali hanno deciso di esprimere il proprio dissenso su questo progetto in una lettera che è stata consegnata oggi a Giovanni Merlino, commissario straordinario dell'ente camerale pavese, che la farà avere ad Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia.
"Non è possibile riunire insieme tre realtà socio-economiche ed amministrative che non hanno contiguità territoriale - scrivono nel documento i firmatari -, l'attività della Camera è in funzione al territorio che asserve e Pavia, Cremona e Mantova differiscono. La soluzione sarebbe stata un accorpamento della Camera di Pavia con quella di Lodi: territori contigui, serviti da infrastrutture, similari sotto il profilo produttivo, con numerose relazioni socio-economiche". Lodi ha però scelto l'accorpamento con Milano.
Nella lettera si sottolinea anche che Pavia e Mantova distano circa 150 chilometri percorribili in due ore di viaggio (se si pensa all'Oltrepò i chilometri diventano 200 per 3 ore di percorrenza); ci sono due differenti Tribunali delle Imprese: Milano per Pavia e Brescia per Cremona e Mantova (idem per il Tar). E, dettaglio non da poco, differenti situazioni patrimoniali e finanziarie: "La Camera di Commercio di Pavia è sempre stata un ente virtuoso - prosegue la lettera - vantando un patrimonio netto di circa 28,8 milioni ed una liquidità di circa 27,7 milioni con una dotazione organica di personale ridotta ai minimi termini pari a 33 dipendenti e 9 nell'Azienda Speciale. Quest'anno erogherà interventi economici a favore del tessuto economico pavese per circa 4,3 milioni di euro".
Tra i firmatari della missiva, figurano anche numerosi ordini professionali, Coldiretti Pavia, Cna, Associazione Commercianti, Cgil, Cisl e Uil, Assolombarda.
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commenti
Pasquino
2 agosto 2022 19:08
E non serve a nulla !