Dai frati di via Brescia la solidarietà non va in vacanza: ogni giorno vengono serviti 60 pasti ai poveri. Una decina di volontari provenienti da tutta la Lombardia all’opera tra cucina e sala
La solidarietà non va in ferie: dai Frati Cappuccini di via Brescia per tutto il mese di agosto viene servito ogni giorno un pasto completo alle persone più bisognose. Si comincia alle 11,15, dove un piccolo capannello di gente inizia a formarsi nel piccolo sagrato della chiesa cittadina, in attesa che si aprano le porte del salone mensa. All'interno, una decina di volontari che si dividono fra cucina e sala per preparare e servire ogni giorno un pasto completo a chiunque si presenti a varcare quella porta. "Abbiamo persone che giungono dalla città, diverse sono extracomunitarie ma ci sono anche tanti italiani" spiega Padre Fabrizio, responsabile della mensa. "Ormai il numero dei cittadini italiani si equivale con quello degli stranieri. In entrambi i casi, soprattutto uomini, pochissime donne". Persone che non arrivano a fine mese, senzatetto, poveri, e forse anche qualcuno che potrebbe non averne bisogno ma che approfitta del trovarne pronto. "Non facciamo domande, loro hanno diritto alla privacy e noi non giudichiamo. Una pastasciutta non si nega a nessuno" commenta Padre Andrea Cassinelli, da settembre scorso Padre Guardiano del convento di via Brescia.
Un piccolo esercito quello dei volontari che iniziano laboriosi alle 8 del mattino a preparare le pietanze da servire, come il menù di oggi che ha visto una succulenta pasta al forno, bistecche di pollo, zucchine e peperoni ripieni, insalata e pomodori freschi. Persone di tutte le età danno una mano alla causa, ciascuno accomunato dal desiderio di aiutare il prossimo. Tra loro anche Simone, un giovane volontario di 23 anni studente di Biotecnologie. Ogni anno, da Lecco, Simone si reca al convento cremonese per alcuni giorni, dedicando una parte delle proprie vacanze a dare una mano alla mensa e pregando insieme ai frati. Diverse sono le associazioni che aiutano il convento per questa iniziativa: dall'Ordine Francescano Secolare ed altre fraternità provenienti da tutta la regione, all'Ordine Mauriziano passando per il Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta.
"Quest'anno le persone che frequentano la mensa sono aumentate. Siamo passati da una quarantina del 2023 a circa 60 pasti al giorno di questa estate." ci spiega un altro volontario.
Il lavoro dei frati e dei volontari proseguirà fino alla fine di agosto dove, come ci spiegano, riapriranno le Cucine Benefiche e dai cappuccini si tornerà a consegnare il consueto sacchetto con il panino.
La Cremona degli "ultimi" non smette di esistere, la povertà è una triste sfaccettatura della nostra società e i numeri in costante crescita di persone bisognose dovrebbero scuotere gli animi di chi governa il Paese. Perché anche questa è Cremona, anche questa è Lombardia, anche questa è Italia.
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