Dai tre sindacati bordate sulla direzione dell'Ospedale: lettera aperta all'assessore Letizia Moratti
Non c'è pace per la sanità lombarda. Cgil, Cisl, Uil parlano apertamente di "grave compromissione delle relazioni sindacali con la Direzione della ASST di Cremona che adotta comportamenti e atti che impediscono la benché minima possibilità di un confronto improntato nel rispetto e buona fede tra le parti".
I sindacati scendono in campo con decisione sulla partita relativa all'ospedale di Cremona (e al nuovo ospedale) con una lettera aperta all'Assessore Regionale alla Salute Letizia Moratti.
"Le scriviamo questa lettera sperando di poterLa incontrare entro breve - Sabrina Negri della Cgil, Roberto Dusi della Cisl e Angelo Bonvissuto della Uil -, quale primo responsabile dell'organizzazione della sanità Lombarda, per rappresentarle la grave compromissione delle relazioni sindacali con la Direzione della ASST di Cremona che adotta comportamenti e atti che impediscono la benché minima possibilità di un confronto improntato nel rispetto e buona fede tra le parti. Come Lei sicuramente saprà, l’ASST di Cremona è da mesi sotto i riflettori della stampa locale per diverse problematiche sollevate dalla società civile, dalle associazioni dei malati e dalle parti sociali. La mancanza di trasparenza, negazione del confronto, ambiguità degli obbiettivi di mandato, poca chiarezza delle scelte di gestione, nessuna informazione propedeutica a conoscere e comprendere le scelte strategiche adottate, sono la causa del suddetto clima. Tutti problemi resi ancora più acuti dalla pandemia, che ancora è in corso, e che ha visto il territorio di Cremona tra i primi e più colpiti dal febbraio/marzo 2020".
Proseguono le parti sociali: "L’attuale Direzione appare più impegnata a pubblicizzare la nascita del nuovo ospedale che a far funzionare quello che c’è valorizzando i professionisti e le eccellenze presenti in azienda. Ne consegue una continua emorragia di professionisti verso altre aziende e spesso verso il privato convenzionato. Stiamo assistendo al continuo depotenziamento della sanità pubblica del nostro territorio, causata da un progressivo disinvestimento sia dei servizi sia delle politiche occupazionali.
Nello specifico:
• appaltando a ditte esterne/cooperative/agenzie interinali di diversi servizi, quali: servizio manutenzione; ristorazione; lavanderia; trasporti materiale vario; pulizia e sanificazione; front office centro prelievi; centro prelievi a Casalmaggiore; amministrativi vari; servizi informatici; servizio tecnico sanitario (manutenzione apparecchi medicali); o personale OSS dal 1° Aprile 2022; front office CUP in Corso di bando mai comunicato alle OO.SS; Liberi professionisti vari (dirigenza e comparto).
- Declassamento e chiusure di servizi e reparti:
- Chiusura punto nascite;
- Declassamento servizio di terapia intensiva neonatale; o Medicina di genere (breast unit e area donna)".
"Ci chiediamo quale sarà il futuro della Sanità Pubblica nell’ASST di Cremona? - proseguono Cgiul, Cisl e Uil - A tutto ciò si aggiunge la costruzione del nuovo ospedale e la definizione dei distretti territoriali, tutte iniziative che non hanno mai visto la minima condivisione né con le parti sociali né con la cittadinanza. Decisioni che hanno suscitato agli stakeholder molteplici critiche e perplessità circa le ricadute sul diritto alla salute nel nostro territorio Cremonese. La nascita di un nuovo ospedale e l’applicazione delle linee di indirizzo Regionali utili a determinare l’assetto SOCIO/SANITARIO territoriale pretenderebbero un puntuale confronto con il diretto coinvolgimento del Direttore Generale che sino ad oggi, ancorché sollecitato, si è sempre negato La pandemia ha messo in luce quanto sia fondamentale il coinvolgimento di tutti i lavoratori e la cittadinanza per sviluppare strategie e obbiettivi a tutela del territorio e della prevenzione per un più efficiente servizio sanitario pubblico".
Concludono Negri, Dusi e Bonvissuto: "Sicuri che la qualità e lo sviluppo della sanità territoriale cremonese stia a cuore anche a Lei, come cittadina e come amministratore pubblico, auspichiamo la sua disponibilità ad un confronto sugli argomenti citati finalizzato al ripristino delle corrette relazioni e informazioni che da tempo mancano sul territorio".
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commenti
Padquino
31 marzo 2022 20:25
Come e' possibile far gestire la sanità a incompetenti incapaci o pseudo tecnici messi li solo per l'appartenenza politica con nessuna capacità ed esperienza ,?
Delia
1 aprile 2022 07:12
Chi ci guadagna in tutto questo??? Probabilmente le spartizioni politiche per rimanere come gestione a Destra visto che la zona cremonese è una delle poche Lombarde in mano alla Sinistra....