Dall'Adda all'Isonzo: In bici nelle terre della Serenissima. Incontro per scoprire emozioni e suggestioni di un ciclotour storico che passa anche da Crema Presentazione della guida: domenica prossima
Domenica 18 luglio alle ore 17,00 in Sala Pietro da Cemmo presso il Museo civico di Crema e del cremasco, Daniele Marcuglia e Nicola Bergamo ritornano a Crema per raccontarci della loro esperienza di viaggio lunga 530 km affrontati in sella ad una bicicletta alla scoperta di borghi, paesaggi e scorci suggestivi nei domini veneti di terra ferma. Gli autori saranno presenti per presentare l’esperianza di viaggio divenuta una guida cicloturistica e storica edita da “Editoriale Programma” di Treviso.
Daniele Marcuglia e Nicola Bergamo, sono due appassionati dell’ambiente e della bicicletta, ma anche due studiosi della storia della Repubblica di Venezia, soci dell’associazione culturale “E Nostre Raise” di Zero Branco, che dal 2001 cura eventi e pubblicazioni nell’ambito di storia, lingua e tradizioni dell’area veneta. Lo scorso anno hanno viaggiato in bicicletta assieme ad Angelo Bergamo, un ragazzo quindicenne, e a Giovanni Scapin, compiendo di persona un tour cicloturistico-storico lungo circa 530 km, predisponendo itinerari e scattando foto dei luoghi attraversati. A Crema sono arrivati in un'assolata domenica di fine luglio 2020, e hanno trovato ad attenderli in Piazza Duomo l'assessora al Turismo del Comune di Crema, Emanuela Nichetti, e Claudio Paesetti, rappresentante della FIAB Cremasca.
Avevano promesso di tornare quando la guida fosse stata pronta, e hanno mantenuto la promessa - dice l'assessora Nichetti - Così, domenica 18 luglio, alle ore 17 al Centro Culturale Sant'Agostino in Sala Pietro da Cemmo, ospitiamo con piacere Daniele Marcuglia e Nicola Bergamo. Nell'incontro non solo presenteranno la guida "Dall'Adda all'Isonzo in bici. Nelle terre della Serenissima" ma proietteranno anche le immagini scattate durante il loro viaggio, per condividere con i cremaschi le emozioni di questo straordinario viaggio lento ed ecostenibile lungo secoli e secoli di storia. Il percorso proposto dalla guida segue infatti piste ciclabili ricavate da vecchie ferrovie, argini di fiumi, viabilità secondaria, costeggia lagune e mare, porta a raggiungere città e borghi che hanno un filo rosso in comune: aver fatto parte per almeno quattro secoli dello Stato da Tera o del Dogado della Repubblica di Venezia. Un percorso su due ruote con 12 itinerari da tappa a tappa in cui si trovano, oltre alle indicazioni direzionali, diverse schede informative che guidano il cicloturista alla scoperta degli aspetti più caratteristici del paesaggio dei diversi territori e della loro arte e storia plurisecolari. Curando sia l’aspetto ciclo-turistico sia quello storico, la guida si propone infatti di valorizzare al meglio le caratteristiche ecologiche, turistiche, enogastronomiche presenti in ciascuno dei territori attraversati. Il primo itinerario inizia dal Passo San Marco (Bergamo) dove fu costruita la famosa “Via Priula”, strada realizzata alla fine del Cinquecento per aggirare lo stato di Milano, permettendo così un collegamento diretto con i Cantoni Elvetici, dato che all’epoca la Valtellina faceva ancora parte della Svizzera.
L'itinerario che interessa il nostro territorio parte invece da Bergamo Alta, alla volta di Agnadello, confine occidentale dello Stato della Serenissima sull’Adda, per poi giungere a Crema e a Soncino.
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