3 agosto 2022

Dalla serata una inquietante schiuma bianca ricopre le acque del Po dalle Canottieri fin oltre il ponte in ferro. In corso le indagini

Un grande inquinamento del fiume Po è in corso dalle prime ore della sera. Una schiuma bianca ha coperto le acque del fiume dalle canottieri fin oltre il ponte in ferro. La segnalazione ci arriva da alcuni lettori che ieri sera dal lungo fiume hanno notato la schiuma biancastra. Le fotografie sono state effettate intorno alle 22. Gli stessi cittadini hanno allertato la polizia locale. La schiuma bianca arriva da monte ma saranno le analisi che avverranno nella giornata di domani a chiarire la composizione chimica della schiuma. 

E' strano che l'inquinamento arrivi proprio nel giorno in cui i dati registrano un sensibile, ma temponaneo, miglioramento dell'acqua nel fiume: la siccita' nell'area distrettuale del Po e piu' in generale nell'intera pianura Padana resta grave anche se, nelle stazioni di rilevamento delle portate posizionate lungo l'asta del grande fiume, per la prima volta nel corso di questa torrida estate 2022, i livelli tornano in linea con quelli minimi mensili storici del periodo. E' quanto rileva l'Osservatorio dell' Autorita' Distrettuale del Fiume Po, confrontando i dati dopo dopo le ultime precipitazioni piovose; Piacenza (portata attuale 206 mc/s minimo mensile: 130, Cremona: 319 mc/s minimo mensile 172, Boretto mc/s minimo mensile 135, Borgoforte 332 mc/s minimo mensile: 163, Pontelagoscuro 243 mc/s minimo mensile 114. Soprattutto il dato registrato nel Ferrarese a Pontelagoscuro, sottolinea l'Osservatorio, si conferma come particolarmente rilevante negli equilibri complessivi e, pur restando giocoforza al di sotto della quota ideale di 450mc/s, consente un immediato quanto provvidenziale arretramento del cuneo salino caratterizzato dall'intrusione delle acque salmastre nell'area del Delta: da 36-40 km di risalita del mese di luglio nei rami di Pila, Gnocca, Tolle, Goro e Maistra si passa oggi a 29-30 km di risalita. Un'altra notizia positiva - in uno scenario comunque sempre sotto costante stress idrico, che causa locali ripercussioni sulla difficile gestione continuativa delle derivazioni a beneficio del comparto agricolo e sui fragili equilibri di habitat e biodiversita' - e' rappresentato dalla ripristinata funzionalita', anche se non a pieno regime, delle centrali termoelettriche di Sermide e Ostiglia. L'Osservatorio dell'Autorita' Distrettuale del Fiume Po - MiTE, in chiusura di una seduta odierna (particolarmente partecipata con oltre 70 rappresentanti delle istituzioni, degli enti competenti e dei portatori di interesse) conferma le misure cautelative negli impieghi della risorsa idrica in modo da sostenere le portate di magra e la presenza di flussi sufficienti lungo tutto il corso del fiume Po fino alla foce.


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti