Delitto di Mattarana, Alfredo Zenucchi nell’interrogatorio: “Avevamo deciso insieme di ucciderci. Non sono riuscito a suicidarmi”. La tesi è al vaglio degli inquirenti. La ricostruzione dei fatti
Una storia finita in tragedia quella dei due edicolanti di Bonemerse. Dopo aver dato la notizia sulla chiusura improvvisa ed inaspettata del negozio, i messaggi mai ricevuti, le chiamate non risposte, il cadavere di Rossella Cominotti è stato trovato senza vita in una camera d'albergo. Alfredo Zenucchi è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario.
I Fatti
Ricostruire la vicenda richiederà un lavoro minuzioso da parte degli inquirenti. Proviamo a riassumerne i punti principali a noi noti.
La coppia, Alfredo Zenucchi, 57enne originario di Gazzaniga in Val Seriana (BG) e Rossella Cominotti, 53 anni cremonese, era residente a Cavatigozzi. Nello scorso gennaio avevano rilevato l'edicola-cartoleria di Bonemerse dopo 27 anni di gestione da parte della precedente proprietaria Ortenilla Masseroni che aveva deciso di godersi la meritata pensione e gli affetti famigliari. Schivi, riservati, Alfredo e Rossella vengono definiti dai vicini di casa "persone normali". Eccezion fatta per una discussione di vicinato, nulla nella condotta dei due lasciasse presagire che vi fossero problemi di alcun tipo. Due settimane fa Bonemerse si è svegliata con la serranda abbassata. Nessuno stupore, "capitava ogni tanto" riferiscono alcuni abitanti del paese. Quando però i giorni di chiusura senza preavviso sono diventati due, tre, sette, dodici, le voci hanno iniziato a rincorrersi. "Problemi economici" è quella più diffusa nel piccolo centro abitato.
La revoca della consegna dei giornali
Proprio a ridosso della chiusura pare fosse stata revocata all'edicola la consegna dei giornali per insolvenza da parte della coppia. Voce confermata anche dal fatto che per il solo quotidiano cartaceo il concessionario ha predisposto un accordo con il vicino bar.
La fuga e la tragedia
Da questo punto della vicenda il mistero diviene più fitto e tutto rimarrà nel campo delle ipotesi finché gli inquirenti non avranno ricostruito nel dettaglio tutti i movimenti dei due.
Zenucchi e Rossella Cominotti fanno perdere le proprie tracce, spengono i telefoni e si rendono reperibili. Qualche abitante del paese ha anche avvisato i Carabinieri, in quel momento però impossibilitati ad azione alcuna visto che non è reato rendersi irreperibili se si è maggiorenni e non si hanno pendenze. Una cugina ha diramato un appello sui social: "In famiglia c'è molta paura. Stiamo cercando Rossella. Mancano da casa lei e il marito da ormai 12 giorni. - ha scritto - Vive a Bonemerse. I telefoni non ricevono più nemmeno whatsapp e chiamate. Dateci una mano".
La coppia aveva prenotato per una settimana una camera d'albergo a Mattarana, frazione di Carrodano in Val di Vara, provincia di La Spezia.
Per i primi 6 giorni tutto è apparso normale, agli albergatori è parsa una coppia qualsiasi come altre, in ferie. Ieri mattina il tragico ritrovamento del corpo di Rossella senza vita, riverso sul letto con numerose ferite da taglio. Accanto al corpo un rasoio, lama che probabilmente si rivelerà essere l'arma del delitto, e una lettera d'addio. Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi avrebbero espresso in una lettera, scritta da lei e firmata da entrambi, il proposito di suicidarsi. La missiva è tra gli elementi raccolti ieri dai Carabinieri A scoprire questa tragica scena la donna che si occupa del servizio di pulizie in hotel. Del marito nessuna traccia.
La fuga dopo l'omicidio, l'arresto e la confessione
Subito sono iniziate le ricerche da parte delle Forze dell'Ordine. Alfredo Zenucchi era ricercato per omicidio. La fuga è durata poco: è stato fermato in un posto di blocco in Lunigiana in località Terrarossa, nel Comune di Licciana Nardi, in provincia di Massa Carrara. L'uomo non avrebbe opposto resistenza ed è stato immediatamente interrogato dai militari. Anche l'interrogatorio sarebbe durato poco. Zenucchi ha ammesso di aver ucciso la moglie: "Volevamo farla finita. Prima dovevo uccidere lei, poi mi sarei tolto la vita io. Ma alla fine non ce l'ho fatta”.
Il movente è al vaglio degli inquirenti così come la tesi dell'omicidio-suicidio mancato che, di fatto, è ora un femminicidio. Alfredo Zenucchi, è in carcere con l'accusa di omicidio volontario.
In paese a Bonemerse la notizia ha destato sgomento e sui social già da ieri si rincorrono i post di rabbia e di tristezza per questa tragedia.
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