10 settembre 2024

Dengue e West Nile, nella nostra provincia la situazione è sotto controllo ma viene monitorata. Cos'hanno in comune, che sintomi provocano e come prevenire queste due malattie virali

Dengue e West Nile, in regione aumenta il numero dei casi, diffusi tra le province di Milano, Mantova e Cremona.

Nella nostra provincia, al rientro dalle ferie i casi riscontrati delle due malattie sono arrivati a 7: i contagiati dalla Dengue sono 4, tutti registrati dopo il ritorno dai viaggi in Asia e Africa, quindi di importazione, mentre i casi confermati di West Nile - da maggio ad oggi- sono 3, due dei quali riscontrati nel sangue di donatori (che non presentavano alcun sintomo), sottoposto a controlli di prassi da parte di Avis, mentre il terzo caso positivo è quello di un paziente ricoverato con febbre. Ci sarebbero poi altri due casi in fase di valutazione ma considerati altamente probabili. 

Va precisato che non si tratta di numeri significativi o preoccupanti, che risultano in linea con quelli registrati negli anni passati.

Cosa sono queste due malattie e cos'hanno in comune?

Per prima cosa, entrambe sono malattie infettive causate da virus trasmessi all’uomo attraverso la puntura particolari tipi di zanzare. Inoltre sono entrambe malattie esotiche virali. Fortunatamente hanno in comune anche il fatto che nell'80% dei casi di infezione i soggetti risultano asintomatici, per circa il 20% presentano sintomi da moderati a lievi (simili alle comuni sindromi influenzali, quali febbre, mal di testa, mialgia e sfoghi cutanei), che possono variare da qualche giorno nei soggetti più giovani a qualche settimana nei pazienti più fragili. I casi con esito letale, 'dengue grave' o 'dengue emorragica' sono rari e si registrano in caso di reinfezioni o di complicazioni nel decorso della malattia.

Ma allora perchè la situazione è oggetto di interesse e di monitoraggio?

In particolare perchè il principale vettore di trasmissione sono le zanzare, che dalle nostre parti non mancano di certo, soprattutto nella stagione estiva. Inoltre, pur essendo malattie endemiche dei paesi tropicali (per questo la maggior parte di casi sono 'di importazione', ossia riscontrati in soggetti al rientro da un viaggio in queste zone), assistiamo alla presenza di casi autoctoni, vale a dire contratti in loco. Ciò significa che il vettore -la zanzara 'Culex'- è presente nelle nostre zone: non si tratta di zanzare comuni, nostrane, bensì di specie esotiche abituate a vivere in un habitat diverso, tropicale. 

E qui il problema si pone proprio con le ultime estati, particolarmente calde e dal clima definito appunto 'tropicale', circostanza che favorisce il proliferare di queste specie che fino a qualche decennio fa non erano presenti.

La prevenzione contro le zanzare è dunque una delle prime e più efficaci armi da mettere in campo: oltre ai trattamenti di disinfestazione e all'uso di repellenti spray, si raccomanda sempre di mantenere abbassate le zanzariere e di evitare ristagni d'acqua (ad esempio nei sottovasi, nelle ciotole per gli animali, piscinette e altri luoghi di raccolta dove l'acqua ristagna).

Come precisato sorpa, comunque, la situazione nella nostra provincia è sotto controllo, data l'esiguità dei casi registrati, e rimane monitorata per controllare l'evoluzione delle infezioni.


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