7 maggio 2021

Dieci anni dopo il progetto della strada sud ancora nessuna alternativa a via Giordano

Dieci anni fa, il 6 maggio 2011, veniva presentato nel salone dei quadri del palazzo comunale il progetto preliminare della nuova tangenziale sud. Cinque rotatorie, due sottopassi, quattro ponti, una galleria artificiale, circa sedici milioni di costo. Dieci anni dopo nulla è cambiato. Il sindaco Gianluca Galimberti nel suo programma elettorale nel 2014 aveva rinunciato alla realizzazione per arrestare il consumo di suolo. Il Consiglio comunale nel 2016 aveva approvato un ordine del giorno che impegnava il sindaco, in coerenza con gli impegno presi con gli elettori, di stralciare il progetto della Strada Sud attraverso la variante parziale al Piano di Governo del Territorio.

Nel frattempo il Comitato per l’indizione del Referendum aveva raccolto oltre tremila firme per mantenere progetto della strada sud nella programmazione e pianificazione urbanistica vigente del Comune di Cremona. Ne era nato un duro confronto politico sfociato in un consiglio comunale della fine di settembre del 2018 nel corso del quale, tra aspre polemiche, la strada sud è stata cancellata definitivamente dalla programmazione urbanistica del Comune. Alle successive elezioni amministrative del 2019 il candidato sindaco del centrodestra Carlo Malvezzi aveva a sua volta presentato un progetto di riqualificazione urbana che avrebbe interessato ancora strada sud e via Giordano, con la realizzazione di un parco e la riduzione di una quota di traffico del 35%.

Ed ora si torna nuovamente a parlare dei problemi di via Giordano, con la decisione di partecipare ad un bando per realizzare il progetto esecutivo sulla base del preliminare approvato nel gennaio 2016. Il progetto, prevede la realizzazione di un percorso ciclabile per l'intero sviluppo della strada, la riorganizzazione della sosta in carreggiata, la riorganizzazione funzionale e geometrica degli incroci con nuovi sensi di marcia, interventi per rendere più fluido e decongestionare il traffico, ed interventi di mitigazione con l’inserimento, dove possibile, di alberature. Di fatto in dieci anni la situazione non è cambiata.

“Purtroppo dopo la bocciatura del referendum non abbiamo pensato ad un utilizzo futuro delle oltre tremila firme raccolte - commenta la presidente del quartiere 9 Maria Cristina Arata - per quanto riguarda il problema della viabilità di via Giordano abbiamo avuto un incontro in videoconferenza con la Giunta in cui abbiamo chiesto quale progetto di riqualificazione vi sia per via Giordano, via Cadore ed in generale sul quartiere, in quanto escluso dagli ambiti di rigenerazione urbana sovvenzionati della Regione e neppure presente nel bilancio approvato il 30 aprile. Ci hanno risposto che l’unico progetto è ancora quello del 2016 per cui chiederanno un finanziamento. Non vi è neppure alcuna certezza sull’area ex Snum. Sappiamo solo che arriverà un supermercato, ma di fatto sono sette anni che aspettiamo una soluzione alternativa per via Giordano”.


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commenti


Gualtiero Nicolini

11 maggio 2021 09:32

No problem apriamo un supermercato facciamo una rotonda e via !!! Tutto risolto