Dopo 4 anni si è riaperta la chiesetta romanica. Tanta gente alla Messa dell'Assunta a San Lorenzo Mondinari
L’ultima celebrazione nel 2019, poi per 4 anni ha regnato il silenzio nella navata della chiesetta romanica di San Lorenzo Mondinari, silenzio che invece si è interrotto proprio per Ferragosto, in occasione della celebrazione della messa solenne dell’Assunta che per l’occasione don Federico Celini ha deciso di celebrare proprio in quella chiesetta tra i campi, per dare un segnale corale di come la piccola chiesa di campagna sia nel cuore e nelle preghiere della comunità.
Ecco quindi che finalmente il portone si è riaperto, i banchi si sono affollati di fedeli e la navata ha risuonato dei canti e delle preghiere.
In molti sono accorsi in questo angolo di campagna per partecipare alla celebrazione e tra loro tanti che negli anni e nei decenni scorsi hanno vissuto a San Lorenzo Mondinari e se lo sono portati nel cuore anche dopo essersene andati.
Lì, dove il tempo sembra essersi fermato, il ricordo di suor Maria Giovanna e di don Erminio Pattini è rimasto indelebile, due figure che si sono prese cura della chiesa e dei fedeli e per i quali don Federico ha rivolto una preghiera particolare.
Grande la gioia e la soddisfazione dei pochi abitanti del borgo di San Lorenzo Mondinari, tutta gente nata e cresciuta in questo angolo di campagna e che qui ha deciso di rimanere a vivere.
Tra questi anche la famiglia Gifupalli, che gestisce l'omonima osteria nel piccolo borgo, portando avanti l’attività da generazioni e che ieri ha deciso di offrire un aperitivo ai numerosi presenti, un gesto di generosità per far rivivere in qualche modo lo spirito della ‘fiera di San Lorenzo’, quando il paese si animava di musica, voci e bancarelle fino a tarda sera.
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