Dramma in carcere a Cremona. Matteo Piloni: "Ci sconvolge la notizia dell'ennesimo suicidio in carcere. Non possiamo restare indifferenti"
"Ci sconvolge la notizia dell'ennesimo suicidio in carcere avvenuto a Cremona. E non possiamo restare indifferenti di fronte a quella che i sindacati di Polizia penitenziaria, così come la Camera penale, definiscono una carneficina. Come consiglio regionale lo scorso ottobre abbiamo chiesto e ottenuto un impegno alla Giunta che seguiva un mio ordine del giorno, presentato e approvato durante la discussione sul nuovo piano sociosanitario. Vorremmo che venisse applicato quanto prima", lo dice Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, commentando il fatto.
"Nell'atto si chiedeva di potenziare percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, in particolar modo nei confronti di minori e giovani adulti, di valutare l'attivazione di corsi di formazione rivolti agli agenti di polizia penitenziaria e agli educatori, di domandare al Governo le risorse per ampliare la capacità delle comunità terapeutiche e incrementare i fondi per nuove assunzioni di agenti della polizia penitenziaria, di riconoscere ai medici, ai professionisti sanitari e agli operatori sociosanitari che operano in carcere la specificità della loro professione nel contratto nazionale di lavoro, prevedendo indennità economiche", ricorda Piloni.
"Non solo: impegnavamo la Giunta anche ad assicurare una maggiore e continuativa presenza di psicologi, educatori, psichiatri e infermieri psichiatrici all'interno delle strutture penitenziarie, al fine di fornire un supporto costante alle persone che presentano fragilità legate alla salute mentale. Dentro le carceri si muore anche perché manca personale sanitario e la maggior parte dei detenuti presenta problemi psichici e ha bisogno di cure e terapie specifiche", aggiunge il dem.
"Dobbiamo fare qualcosa e subito: dall'inizio dell'anno, cioè nemmeno due mesi, già 13 reclusi e un operatore di sono tolti la vita in carcere. Nel 2024 i suicidi sono stati oltre 100, tra detenuti e personale penitenziario. Una situazione inaccettabile sia per i detenuti che per chi in carcere lavora", conclude Piloni.
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commenti
Marco
24 febbraio 2025 20:20
Portateli a casa tua tutti
Roberto
25 febbraio 2025 09:10
Scusate....parlo da ignorante....il problema delle carceri sovraffollate, ecc.....ma...costruirne di nuove????oltretutto creando magari posti di lavoro e occupazione......che soluzione sarebbe troppi carcerati quindi facciamone uscire un pò così non stanno stretti....già ci sono boss pluripregiudicati che vengono STRANAMENTE lasciati liberi per "cavilli legali"....
Non dimentichiamoci di persone che hanno compiuto atti criminosi tipo la signorina che ha partorito e seppellito vivi I figli neonati che sta scontando la sua pena nella villa di famiglia, la donna che ha lasciato morire di stenti la figlia neonata per andare a farsi una settimana di baldoria condannata all'ergastolo (minimo...) alla quale stan già pensando a eventuali perizie psichiatriche per farla uscire...a tal riguardo..quante volte leggiamo di persone che uccidono uomini, donne, bambini con scritto "la persona in questione soffriva di disturbi psichici"...giustamente abbiamo chiuso i manicomi dove almeno, soggetti di nota pericolosità sociale, venivano tenuti a freno e magari curati...niente...tutti fuori....mah..