Due uomini di origine campana arrestati a Roccabianca per la truffa del finto Carabiniere ai danni di una anziana. I due potrebbero aver colpito anche nel cremonese
Già un anno fa la donna era stata vittima di un tentativo di truffa con analoghe modalità e già un anno fa si era rivolta ai carabinieri per segnalare l’accaduto. A distanza di un anno la 70enne si è trovata nuovamente a dover affrontare un tentativo di truffa, ma questa volta grazie al suo sangue freddo ed ai preziosi consigli ricevuti la volta scorsa dal Comandante della Stazione dei Carabinieri di Roccabianca, i due presunti responsabili sono finiti in cella.
Secondo quanto ricostruito, nel pomeriggio del 24 marzo, il Comandante della Stazione Carabinieri di Roccabianca ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte di una donna di 70 anni residente nel comune, che si trovava nel panico dopo aver ricevuto una telefonata inquietante. La signora, con la voce tremante, ha riferito di essere al telefono, sulla linea fissa di casa, con un individuo che si spacciava per un “maresciallo dei Carabinieri” che le stava comunicando una notizia devastante: “Suo figlio è stato coinvolto in un terribile incidente stradale e rischia l’arresto”.
Secondo il racconto del sedicente Maresciallo, il figlio della donna aveva causato un incidente stradale dove un bambino di otto anni e sua madre avevano riportato gravissime ferite. Il falso maresciallo, sfruttando l'apprensione e la vulnerabilità della donna, ha prospettato uno scenario drammatico in cui il figlio rischiava l'arresto immediato. Secondo un copione ormai purtroppo ben conosciuto, con una fredda ecollaudata metodica, ha offerto una via d'uscita alla donna: la possibilità di "alleggerire" la posizione del figlio, dietro il pagamento di una somma di denaro e la consegna di gioielli. Il finto Maresciallo ha assicurato alla vittima che una pattuglia di Carabinieri sarebbe stata inviata direttamente presso la sua abitazione per prelevare il denaro e i preziosi, garantendo così l'impunità del figlio.
Fortunatamente, la 70enne, già in passato vittima di un tentativo di truffa simile e all’epoca debitamente informata dal Comandante della Stazione su come reagire in tali situazioni, ha mantenuto la lucidità necessaria per comprendere di trovarsi di fronte a un raggiro. Senza esitare, ha finto di credere alla storia e, con uno stratagemma, si è allontanata dal telefono di casa, mantenendo la comunicazione aperta con il presunto truffatore, mentre con il suo telefono cellulare ha allertato il vero Comandante della locale Stazione.
Il Comandante, ricevuta la segnalazione, ha immediatamente compreso quanto stava accadendo e senza perdere tempo, si è organizzato con un altro militare e si è recato nei pressi dell'abitazione della donna, posizionandosi in un punto strategico per monitorare la situazione. Durante la conversazione con la donna, il sedicente Maresciallo ha cercato di farsi dire la quantità esatta di denaro contante e gioielli disponibili in casa, assicurandosi ripetutamente che la donna fosse sola. Il presunto truffatore ha persino invitato la donna a pesare e descrivere i gioielli in oro, dimostrando una minuziosa preparazione e una inflessibile determinazione nel portare a termine il suo piano.
Dopo diversi minuti di trattativa, l'anziana ha finto di aver recuperato una somma di denaro e dei gioielli, in quantità ritenuta soddisfacente dal presunto truffatore. A quel punto, il sedicente Maresciallo, pur rimanendo cauto e diffidente, ha annunciato l'imminente arrivo di una pattuglia per il ritiro. Ha fornito istruzioni precise alla donna, invitandola a riporre il denaro e i gioielli in un sacchetto e ad attendere sulla strada.
Alle 17 i Carabinieri, appostati di fronte all'abitazione, hanno notato un'auto scura proveniente dal centro di Roccabianca parcheggiarsi nei pressi della abitazione della 70enne. Immediatamente, un uomo è sceso dal veicolo e si è diretto verso la donna, che lo attendeva dietro il cancello con il sacchetto contenente i valori. Proprio nel momento in cui l'uomo stava per impossessarsi del sacchetto, il Comandante della Stazione di Roccabianca è intervenuto con determinazione bloccandolo davanti al cancello. Contemporaneamente, l’altro militare ha immobilizzato il complice rimasto a bordo dell'auto.
I due uomini sono stati identificati in un 21enne e un 30enne di origini campane, entrambi residenti fuori provincia e con precedenti specifici per reati simili. La vittima, ancora in stato di shock, è stata immediatamente rassicurata dai militari e accompagnata in caserma.
Sul posto sono intervenute altre pattuglie di rinforzo delle Stazioni dei Carabinieri di Colorno e San Secondo Parmense, che hanno provveduto a trasportare in sicurezza i due uomini fermati e la loro auto presso la Compagnia dei Carabinieri di Fidenza per svolgere i dovuti e ulteriori accertamenti. Nel corso delle indagini è emerso che l'auto utilizzata dai presunti truffatori era stata recentemente noleggiata. I Carabinieri sono riusciti a ricostruire il percorso effettuato dall'auto a Roccabianca grazie all'analisi dei filmati delle telecamere comunali.
In considerazione della flagranza del reato, della querela della vittima e dei numerosi elementi probatori raccolti, i due individui sono stati arrestati per tentata truffa aggravata e tradotti presso la Casa Circondariale di Parma a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Il Giudice, ha convalidato l’arresto ha disposto per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari.
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commenti
PierPiero
29 marzo 2025 20:01
Arresti domiciliari...
Notizia dei prossimi giorni: Due truffatori agli arresti domiciliari, si sono resi irreperibili. Le forze dell'ordine indagano.