E anche l'ex Provveditorato se ne va: tra terziario e commerciale, a Cremona l'effetto "ciambella" è sempre più una realtà
Non solo la desertificazione commerciale, a Cremona si prospetta anche uno svuotamento del terziario, con lo spostamento di svariate funzioni lontano dal centro. E’ una città che sembra collassare al centro, Cremona, a formare quell’effetto “ciambella” tanto temuto da fior di urbanisti.
E’ notizia recente che la Provincia di Cremona, come si legge in una delibera del presidente del 13 dicembre, ha “valutato di spostare le funzioni dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona (ex Provveditorato agli Studi) in parte dei locali precedentemente occupati dall’Università Cattolica, nel frattempo trasferitasi nel nuovo campus di Santa Monica. In particolare, l’Ust si trasferirà ai piani terra, rialzato e primo. Proprio il piano terra, che sarà adeguato ad archivio, sarà oggetto degli interventi più significativi, con i lavori che si concentreranno in particolar modo in quell’area”.
Si avrà così l’ennesimo contenitore vuoto in città, ossia l’attuale sede del Provveditorato in piazza XXIV Maggio, peraltro fatiscente e bisognosa di interventi ormai da anni.
A questo si aggiungono, in prospettiva, gli spostamenti previsti nell’ambito del progetto “cittadella della Sicurezza”, che prevede lo spostamento della Questura nella sede del Politecnico, lasciando così libera l’attuale sede in via dei Tribunali, ossia Palazzo Manara, di proprietà dell’Inps.
Sempre nell’ambito del progetto della cittadella, è previsto lo spostamento della Polizia Stradale, che da via Massarotti andrà sempre al Politecnico.
Senza dimenticare la storica sede dell’Inps di Cremona in piazza Cadorna, in vendita da tempo. Per l’Istituto di Previdenza si parla da tempo di uno spostamento in via Massarotti, sebbene per il momento non vi siano tempistiche precise.
Altro contenitore vuoto da tempo è la sede dell’AEM di viale Trento e Trieste, “abbandonata” con lo spostamento degli uffici in via del Macello. Qui, nell’ex sede AEM, potrebbero però trovare spazio alcuni uffici comunali, secondo quanto emerso tempo fa.
A tutto questo si aggiunge il corposo spostamento di uffici e sportelli bancari fuori dal centro e, naturalmente, i massicci interventi che vedono arricchirsi l’offerta commerciale di media e grande estensione alle porte della città (si pensi, solo per citare l’intervento più rilevante, all’ex Armaguerra), peraltro congestionando la viabilità in questi comparti, non pensata per flussi di traffico come quelli che i nuovi insediamenti richiameranno.
Insomma, Cremona è una città che si svuota al centro, che perde identità e vitalità a beneficio di un “cornicione” in stile pizza napoletana: alto e corposo. Il trend è inesorabilmente questo e hai voglia a parlare di “rilancio della città”, una città che somiglia sempre più alla nota caramella, quella sponsorizzata dall’efficace slogan “il buco con la menta intorno”.
Nella foto in alto, l'attuale sede del Provveditorato.
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