3 dicembre 2022

E Antonio, il fratello di Peppino Ceraso è diventato sindaco di Cutro. "Mio fratello era passionale, difendeva i più umili". La festa con la nipote Maria Vittoria

Nel suo nome. Antonio (Tonino) Ceraso, 72 anni, fratello di Giuseppe, per tutti Peppino, l'indimenticato politico scomparso nell'aprile 2009, è, con 3.191 voti, il nuovo sindaco di Cutro (Crotone) e dei suoi diecimila abitanti. Ha vinto le elezioni, svoltesi domenica scorsa, con la lista 'Gente per Cutro'.Chiaro e voluto richiamo”, dice il neo primo cittadino, a 'Gente per Cremona', la formazione fondata dal fratello (per 25 anni consigliere comunale e recordman delle preferenze) che partecipò alle amministrative 2009, poco dopo la morte del suo ispiratore, e che risultò decisiva per il successo al ballottaggio di Oreste Perri e della coalizione di centrodestra. Maria Vittoria, figlia di Peppino e nipote di Antonio, entrò nella giunta Perri con la delega alle Risorse per le politiche umane (a lei è legata la battaglia per la stabilizzazione di 32 precari dell'ente) ed è attualmente consigliere comunale, tra i più combattivi, di minoranza.
"Tornano la democrazia e la normalità” è il commento con cui i giornalisti calabresi hanno salutato l'affermazione di Ceraso. Non sembrano parole fuori luogo considerato che Cutro si lascia alle spalle due difficili anni di commissariamento a seguito dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Sposato, due figli, laureato in Scienze biologiche, il nuovo sindaco è stato comandante della polizia municipale di Cutro, poi a capo di quella di Crotone e dirigente di vari servizi del Comune capoluogo. Un uomo delle istituzioni. 'Gente per Cutro', un raggruppamento civico, era l'unica sigla in campo perché le altre due, 'Cutro il nostro partito' e 'Insieme ricostruiamo Cutro', sono state escluse dalla Commissione elettorale circondariale per una serie di errori nella presentazione. Ma quella di Ceraso non è stata una passeggiata perché era necessario raggiungere il quorum del 40 per cento degli aventi diritto. Obiettivo per niente scontato. “Abbiamo combattuto contro tutto e tutti: da una parte, il maltempo e la pioggia a catinelle di quella domenica; dall'altra, i nostri avversari che sono andati porta a porta insistendo per non recarsi alle urne”. Tre i capisaldi di 'Gente per Cutro' e del suo leader. “Primo: l'agricoltura, che è carente. Secondo: il mare, le cui potenzialità non sono state sfruttate. Assistiamo a uno spopolamento che fa paura, i giovani se ne vanno dal paese con il rischio che qui rimarranno solo i vecchi. Manca tutto, c'è una forte indigenza, i servizi sono minimi. Infine, la legalità e la giustizia, i diritti e gli obblighi. Le regole vanno rispettate. Alla base di tutto c'è sfuggire, sottrarsi alla sudditanza psicologica e non solo psicologica della 'ndrangheta”. Il Comune si costituirà parte civile nei processi per atti di mafia.
Nella vittoria e nei propositi coraggiosi del fratello minore c'è un po' del fratello maggiore. “Penso sempre a lui, oltre che a mia nipote. Peppino era passionale, portava avanti la difesa dei più umili. Credo proprio che anche stavolta mi abbia dato una mano”.

Maria Vittoria Ceraso è stata vicina allo zio e ha festeggiato la lunga notte del successo partecipando al corteo dei suoi sostenitori che ha attraversato le strade del paese, sotto i fuochi artificiali e al suono delle fisarmoniche.  E ora dice: “Per 40 anni, come comandante della polizia di Cutro prima e poi di Crotone, ha combattuto in prima linea, al fianco delle forze dell'ordine, prefettura e questura, la lotta alla criminalità organizzata in una realtà non certo facile. Lo anima la determinazione di voler ripristinare legalità e giustizia n un paese che con questo voto ha espresso il desiderio di rinascere, ripartire e riabilitarsi agli occhi del mondo. Sicuramente papà sarebbe fiero di lui e la decisione di ricordarlo anche nel nome dato alla sua lista civica dimostra come ognuno di noi trova nella propria storia familiare il suo senso e il suo significato”. Dalla figlia di Peppino “l'augurio che grazie anche al lavoro della nuova amministrazione molto presto per i cutresi le radici familiari non debbano più essere un fardello, ma un motivo d'orgoglio”.

Gilberto Bazoli


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Claudio

3 dicembre 2022 20:03

Congratulazioni! Peccato che il fratello non possa partecipare ai festeggiamenti, ma sono sicuro che ovunque si trovi, gli sarà accanto.

Voce frenk

4 dicembre 2022 10:37

Un grosso abraccio alla famiglia di peppino ceraso, era un uomo veramente passionale per il paese, è i conterranei CUTRESI trapiantati al nord.