23 marzo 2023

E nell'inchiesta di Bergamo figura anche la mancata zona rossa a Cremona, chiesta da Brusaferro a Conte e Speranza. Le rivelazioni in un video di Fanpage

Figura anche la mancata zona rossa a Cremona nell'inchiesta di Bergamo. A renderlo noto è una videoinchiesta di Fanpage. Secondo quanto ricostruito da Fanpage, in una riunione del 2 marzo il portavoce del CTS Silvio Brusaferro espose direttamente a Conte e a Speranza i numeri allarmanti del contagio a Nembro, Alzano e Cremona proponendo misure analoghe alla zona rossa. E Conte avrebbe risposto che la misura andava usata con parsimonia perché aveva un costo sociale, politico ed economico molto elevato. Dunque, dopo l'isolamento di Codogno, non soltanto a Nembro e ad Alzano non è stata creata la zona con divieto di ingresso e uscita e con Forze dell'Ordine a presidiare veri e propri check point ma anche in provincia di Cremona dove il virus aveva iniziato a circolare già da diverse settimane con un numero elevato di vittime. Ma chi doveva istituire la zona rossa? La Regione Lombardia scarica la responsabilità sul governo Conte. Secondo il parere del consulente della Procura di Bergamo, il microbiologo Andrea Crisanti oggi senatore del Pd, la zona rossa in provincia di Bergamo avrebbe potuto salvare 4mila vite. E a Cremona quante morti si sarebbero potuto evitare? Dopo tre anni di indagini la Procura di Bergamo ha concluso il suo lavoro e l'inchiesta dovrebbe finalmente individuare eventuali responsabili di quel disastro.

 


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