22 settembre 2022

Ecco i supporti dei totem che saranno alti undici metri (un decimo del Torrazzo). Nei prossimi giorni i nomi delle antiche porte

Crescono i totem alle quattro porte di Cremona. In questi giorni sono stati piazzati i supporti per reggere i nomi delle porte impreziositi dai gonfaloni degli antichi quartieri e la effe stradivariana. Da quanto si apprende il totem avrà un'altezza di undici metri, cioè un decimo dell'altezza del Torrazzo. quindi in piazzale Cadorna, porta Milano, porta Venezia e porta Romana prosegue il cantiere della cosiddetta "rigenerazione urbana" di cui però sfugge ancora il senso se non si provvederà al cambio del nome delle piazza riportando l'antico nome. Prende forma la strana città dei totem. Gli scavi sono stati approntati a piazzale Cadorna, piazzale Risorgimento, piazza Libertà e piazza IV novembre, conosciute dai cremonesi come porta Po, porta Milano, porta Venezia e porta Romana. La cosiddetta “rigenerazione urbana” porterà ai cremonesi i totem sui quattro piazzali con i nomi delle vecchie porte. Difficile capire l'utilità di una operazione di questo tipo, anche perchè poteva avere un senso se nelle intenzioni del Comune vi fosse stato il desiderio di ripristinare i nomi delle vecchie porte ma pare che l'idea neppure sia stata accarezzata da tecnici e amministratori.

Quando un visitatore arriverà sulla piazza ovviamente guardando il suo google maps comincerà ad andare in tilt, perchè troverà la scritta Porta Po ma il suo cellulare gli indicherà piazza Cadorna, così pure succederà alle altre porte d'accesso. Forse sarebbe stato opportuno pensarci per tempo.

Il progetto dei totem rientra nel progetto di restyling che prevede anche targhe sui palazzi storici, il rifacimento degli accessi alla Galleria del Corso (che si chiamerà Galleria Luciano Somenzi, l'orefice benefattore che qui aveva il suo negozio), probabilmente alla Galleria Kennedy e Galleria 25 aprile dove si dovrebbe realizzare una sorta di copertura a foglie con rifacimento della illuminazione. Completeranno il restyling del centro anche le targhe sui palazzi storici, oggetti d'arredo e anche diffusioni sonore. 

Il costo? Intorno ai 220 mila euro.  Ma ne vale la pena?

 

Le foto sono di Gianpaolo Guarneri (FotostudioB12)


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commenti


Gianluigi Stagnati

23 settembre 2022 05:49

Che dire....
Brutti pezzi di ferro arrugginito (il famoso CORTEN apprezzato dagli architetti moderni ma dall'aspetto sgradevole!).
I tondini di ferro, tipo scaletta, che favoriranno la scalata di giovani, magari mezzi ubriachi, che vorranno immortalarsi sui social, col rischio di farsi male.
L'illuminazione dal basso con faretti, che produrrà altro inquinamento luminoso vietato dalle normative.
De gustibus!

françois

23 settembre 2022 08:20

Ma Lei crede che gliene freghi qualcosa a questi "ignurantòon"?

Gianluigi Stagnati

23 settembre 2022 09:31

Ho inviato la segnalazione all'Ufficio Protocollo
Vediamo se e cosa rispondono

Albertorizzi

23 settembre 2022 09:22

Non era piu' logico spendere il pubblico denaro per la manutenzione stradale ? Leggi asfaltatura ?

Claudio

23 settembre 2022 12:06

Che dire…… tante cose nn vanno bene e la spesa di oltre € 200.000 l’avrei utilizzata per il rifacimento dei marciapiedi e le strade….. oppure ci sono altre opportunità di situazioni di degrado, rifacciamo i servizi igienici in cortile Federico II per esempio……