2 ottobre 2021

Ecco l'esposto all'Anac e alla Corte dei Conti contro la fusione A2A-LGH I 5 Stelle: "Già spesi 64mila euro pubblici in pareri e ricorsi sempre bocciati"

E' ora di uscire allo scoperto e voltare le carte sull'operazione A2A-Linea Group. Il Movimento 5 Stelle è da sempre in prima linea contro quella che viene fatta passare per "fusione societaria" ma che in realtà è vera e propria "acquisizione" di servizi essenziali per i cittadini. Da oggi il Movimento entra ancora più in partita, cominciando dal fronte Cremasco, dove questa mattina, presso la Sala Galleria del Comune di Crema, gli esponenti pentastellati hanno presentato formalmente la nuova, tosta iniziativa contro l'operazione. All'incontro con la stampa per illustrare i contenuti del nuovo esposto all'Anac (l'autorità Anticorruzione) e alla Corte dei Conti hanno preso parte il Consigliere regionale Marco Degli Angeli, il portavoce comunale Manuel Draghetti e gli ex portavoce comunali nello scorso mandato, ora attivisti, Alessandro Boldi e Christian Di Feo.

Due i temi portanti dell'incontro: il rischio che l'operazione di fusione, avallata dal Consiglio comunale di Cremona con i soli voti del centrosinistra e condivisa dal Cda dell'Aem (con astensione del consigliere leghista Fabio Grassani) possa comportare un danno erariale e, appunto, il nuovo ricorso ad Anac e Corte dei Conti predisposto dal Movimento. Movimento che, nel 2016, va ricordato, ha presentato un primo esposto all'Anac (relativo alla cessione del 51% delle quote di Linea Group ad A2A senza pubblica gara), con conseguente bocciatura dell'operazione da parte dell'authority. Nei mesi scorsi, a quanto affermato ormai anni fa dall'Anac, si è aggiunto il "caso Seregno", con la bocciatura da parte del Consiglio di Stato di un'operazione del tutto simile a quella messa in campo da A2A con Linea Group.

Insomma, materiale per fermarsi e riflettere ce ne sarebbe eccome. Ma il centrosinistra non arretra. Di qui la forte mobilitazione dei 5 Stelle con la predisposizione del nuovo ricorso, redatto dal legale che ha già curato i precedenti ricorsi. "Da oggi - hanno fatto sapere i militanti pentastellati - è possibile dare la propria adesione e sottoscrivere l’esposto che sarà depositato nei giorni immediatamente successivi alla data di scadenza del 29 ottobre, termine secondo legge per ricevere le risposte dei sindaci ai quali abbiamo chiesto atti deliberativi sulla questione A2A/LGH. Ad oggi pochi sindaci hanno risposto. La nostra è un'operazione, uno sforzo corale, che coinvolge tutti i comuni interessati dalla fusione, quindi oltre quelli Cremaschi, quelli Cremonesi, Lodigiani, Pavesi e Bresciani". 

Di qui l'invito rivolto ai sindaci del territorio coinvolti nell'operazione di vendita ad A2A: "Sollecitiamo i primi cittadini a fornirci quanto prima risposta per poter integrare e fornire il supporto ad Anac e alla Corte dei Conti nella ricostruzione delle eventuali responsabilità e quantificazione dei possibili danni erariali, causati dal non rispetto delle normative comunitarie in termini di trasparenza e pubblica gara”. 

Da sempre molto attivo su questa partita è il consigliere Degli Angeli, che ha chiarito: “Questa operazione sta costando troppo ai cittadini, tanto è vero che ad oggi solo di spese per consulenze, pareri e ricorsi tutti sonoramente bocciati, si sono spesi oltre 64 mila euro di società partecipate dal pubblico. Senza contare eventuali danni erariali che saranno elemento di valutazione della Corte dei Conti. Quello che dicevamo nel 2015 si è avverato e dobbiamo sottolineare il fatto che il M5S è stato l'unico movimento politico ad aver compiuto azioni concrete e continuative per restituire verità e trasparenza ai cittadini. Nonostante gli insulti, i tentativi di delegittimazione personale e l'indifferenza. Altri, invece, si son fermati a qualche virgolettato per aver visibilità sui quotidiani e cavalcare l’onda". 

Delle Società pubbliche che offrivano servizi ai cittadini - ha aggiunto Degli Angeli -, ora non rimangono nemmeno le briciole. In compenso rimangono sul tavolo sentenze e spese legali, rischi di danni erariali e, soprattutto, l'impossibilità di poter incidere nelle scelte strategiche energetiche e di servizi del territorio. Tutto è stato consegnato senza bando di gara pubblico in mano a società quotate in borsa, che faranno e disferanno quello che vorranno". "Ad esempio - ha concluso con un esempio volutamente impattante - potranno decidere magari di fare nuovi inceneritori, importare immondizia da fuori regione per alimentare e rendere sostenibili nuovi impianti di biogas, e gestire tutta la filiera energetica e dei rifiuti solo con fine utilitaristico, dopo aver ovviamente socializzato le perdite".

In attesa del riscontro da parte dei sindaci (si sa che soprattutto sul versante Cremasco il fronte è molto caldo), i 5 Stelle sono dunque intenzionati a non mollare la presa. "Sul vassoio ormai vuoto di questo tavolo di questa sala Comunale - hanno concluso - lasciamo insieme alla sentenza Anac, anche questa lettera. A volte capita che il tempo sia galantuomo e restituisca al mittente i giudizi politici pronunciati da chi ci riteneva “ragazzetti in cattiva fede”. Purtroppo però il tempo ha lasciato anche un vassoio vuoto e grandi punti di domanda su questa operazione".

Ecco allora il testo integrale della lettera preparata dal Movimento 5 Stelle:

A2A / LGH - Ed ora chi paga? 

A volte capita che la realtà riduca in brandelli i tentativi del pensiero istituzionale mainstream di etichettare come "disinformazione sciatta ed incompetente" ogni voce fuori dal coro. 

A volte capita che i giochetti semantici di chi chiama “partnership - alleanza strategica” quella che in effetti è stata un vera e propria vendita senza aver bandito, in contrasto con le norme, una gara ad evidenza pubblica, si infranga contro gli scogli delle sentenze dell'ANAC e del TAR, portate avanti dal MoVimento 5 Stelle. Da solo.

A volte capita che nelle battaglie navali, quelli che vengono chiamati "bambini capricciosi", in verità sono coloro che si lamentano non per dispetto, ma perché si preoccupano che le regole del gioco vengano rispettate. Ed è proprio per quello che si preoccupano, proprio perché per loro i lavoratori non sono "pupazzetti della Lego” e perché i servizi e beni pubblici appartengono ai cittadini e non a un consiglio di amministrazione. E quando l'arbitro, o gli arbitri in questo caso, dicono che le regole non sono state rispettate i giocatori sono tenuti a rispettare la decisione ed eventualmente prenderne atto ed almeno scusarsi del fallo compiuto ed uscire dal campo di gioco. 

"Nel mondo dei grandi" e in uno Stato di diritto funziona così. Mentre in un club di "adolescenti velleitari e poco competenti si scrivono sceneggiature ispirate alla letteratura fantasy", come i racconti di partnership e di pareri legali (pagati purtroppo dai cittadini) bocciati pesantemente dalle autorità nazionali. 

A volte capita che il tempo sia galantuomo e restituisca al mittente i giudizi politici pronunciati da chi ci riteneva “ragazzetti in cattiva fede”. Purtroppo però il tempo ha lasciato anche un vassoio vuoto e grandi punti di domanda su questa operazione.

Nella foto in alto, la conferenza stampa del Movimento. Da sinistra: Christian Di Feo, Marco Degli Angeli, Manuel Draghetti, Alessandro Boldi. Nella foto è visibile la torta con la candela a numero 6: tanti quanti gli anni di battaglie contro l'operazione A2A.

f.c.


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