Emozione per l'incontro tra lo staff dell'ospedale da campo della Samaritan's Purse e alcuni pazienti cremonesi
Durante il tanto atteso incontro di venerdì, medici ed infermieri della Samartan’s Purse hanno rivisto sia alcuni pazienti che avevano trattato nell’ospedale da campo a Cremona, sia alcuni medici dell’ospedale con cui lavorarono gomito a gomito quando la Lombardia si trovava paralizzata dalla pandemia del 2020.
Erano passati due anni e mezzo da quando la dott.ssa Julie McKay aveva visto Claudio Ruggeri, un paziente che aveva rischiato di morire a causa della polmonite da COVID-19, e nel momento in cui si sono rivisti venerdì sono stati sopraffatti dall'emozione.
“Claudio ha ricevuto un miracolo stupendo,” ha spiegato la dott.ssa Julie. Un giorno, quando il suo ossigeno aveva raggiunto livelli drammaticamente scarsi e sembrava che non dovesse sopravvivere alla nottata, lei ha chiesto a credenti in tutto il mondo di pregare per lui. Il giorno successivo, al suo rientro in ospedale, lo ha trovato seduto sul letto, con un debole sorriso in volto. “Sapevamo che Dio aveva soffiato il suo alito di vita nei polmoni di Claudio e che la sua guarigione aveva avuto inizio. Vogliamo dare tutta la gloria a Dio, sapendo che Gesù Cristo ha portato speranza in una situazione davvero disperata.”
Mentre la Dott.ssa Julie gli teneva la mano, Claudio ha ricordato, “Non ci sono parole per esprimere ciò che ho visto. Nel bel mezzo di una tragedia, ho visto persone servire 24 ore al giorno, con gioia ed entusiasmo. Da quell’ospedale e da quella tenda si esce con una diversa prospettiva sulla vita, un altro modo di vedere la vita.”
Il Dott. Giuseppe Rossi, direttore generale dell’ospedale di Cremona, ha espresso la sua gratitudine alla Samaritan’s Purse per essere venuti a Cremona in un periodo molto difficile ed oscuro. “Tutti cercavano di scappare dagli ospedali, tutti avevano paura, inclusi medici ed infermieri. Si iniziavano a registrare i primi decessi. Medici ed infermieri si ammalavano e morivano ed io sono rimasto colpito nel vedere queste persone che venivano ad aiutarci, col sorriso” ha ricordato.
Franklin Graham, presidente ed amministratore delegato della Samaritan’s Purse, ha detto, “Quando c’è un incendio, la gente tende a scappare. Il nostro team, invece, corre verso il fuoco. Sono molto riconoscente a tutti gli uomini e donne che hanno risposto a questo grido di aiuto.”
In realtà, Graham ha detto che rispondere al grido di aiuto di Cremona nel 2020 è ciò che ha aperto le porte al Noi Festival, che si terrà domani – 29 ottobre – a Milano.“Per via di ciò che è successo a Cremona, le chiese evangeliche italiane mi hanno invitato a predicare” ha detto Graham. “Predicherò domani sera, sarà un messaggio molto semplice sull’amore di Dio per noi – l’amore per cui Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figliolo, affinché chiunque crede in Lui, non muoia, ma abbia vita eterna.”
Oltre ad essere il presidente della Samaritan’s Purse, la prima organizzazione cristiana internazionale ad offrire un intervento umanitario durante la pandemia da coronavirus, Franklin Graham è anche il presidente della Billy Graham Evangelistic Association (BGEA).
Franklin Graham e BGEA portano il Noi Festival al Mediolanum Forum di Assago domani, il 29 ottobre. L’evento, aperto a tutti e con musica dal vivo per le famiglie, avrà inizio alle 18:30. Si tratta di un evento senza precedenti in Italia. Mai prima d’ora più di 500 chiese evangeliche avevano collaborato gomito a gomito in questo modo per condividere il Vangelo.
Noi Festival presenterà la musica dal vivo di TAYA, la voce dietro la canzone di Hillsong UNITED Oceans, una delle canzoni più famose nella storia della musica cristiana. E poi si aggiungeranno The Afters, una band cristiana in vetta alle classifiche in USA, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti dalla Gospel Music Association.
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