Ex Armaguerra, dopo l'estate altri insediamenti commerciali. E in via Eridano il Comune mette a gara l'area del distributore
Sta crescendo l'area Armaguerra sul rondò della Castelleonese. Un secondo blocco di edifici commerciali dopo quello della Lidl potrebbe essere completato entro l'estate ed aprire entro ottobre. In via di completamento anche la strada di arroccamento lungo la tangenziale e la circolazione interna. Con l'inizio della scuola sarà disponibile anche il nuovo sottopasso pedonale e ciclabile per l'Itis e il quartiere Cambonino. Il nuovo edificio commerciale (come tutto il centro) avrà sul tetto i pannelli fotovoltaici così da permettere autonomia energetica alla struttura commerciale.
Anora top secret i nomi delle medie superfici che si andranno a insediare sull'area: oltre alla Lidl dal febbvraio scorso sono previsti un pet store, un centro per la cura per la persona, un negozio di abbigliamento e due ristorazioni, una delle quali è un take away da 450 mq vicino al nuovo sottopasso che porta all'Itis. L''investimento per realizzare il parco commerciale è di circa 14 milioni di euro (portato avanti dall'imprenditore Davide Corradi, titolare di Dn Soluzioni) e il modello è quello di cinque diverse strutture indipendenti ma con un parcheggio coperto di 247 posti auto (oltre a quelli scoperti) riorganizzando la viabilità automobilistica, ciclabile e pedonale. Lo studio di progettazione che ha sviluppato la riqualificazione è il Gruppo Wip.
Ma è di queste ore un'altra notizia che riguarda la tangenziale e segnatamente il tratto di via Eridano. Il Comune messo a gara in concessione per sei anni rinnovabili i cinquemila metri di area della stazione di servizio attualmente Tamoil. La gara scadrà il 14 luglio. Il canone minimo fissato per la gara è di 40mila euro l'anno. Il Comune è comunque proprietario di un'area da qualche centinaio di metri in zona Tamoil che ha già inserito nelle aree alienabili.
Il fotoservizio è di Gianpaolo Guarneri (Foto StudioB12)
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commenti
michele de crecchio
22 giugno 2022 00:06
In questa zona che, in passato, i cremonesi erano abituati a chiamare "barriera Po" e che più recentemente si stanno faticosamente abituando a chiamare "largo Moreni", la scadente urbanistica cremonese degli ultimi anni ha celebrato non pochi dei suoi errori più gravi. Il primo fu la vendita di un ampio terreno stradale (e come tale probabilmente legalmente inalienabile) per collocarvi, in una posizione decisamente inopportuna, una grossa gelateria. Inutile elencare gli altri errori che seguirono a ruota quella infelice scelta. Decisamente inopportuna anche la recentissima decisione, illustrata dalla puntuale nota di Cremona-sera, di alienare persino l'ampia area comunale già occupata da un ampio e dismesso distributore di carburante, collocata in una strategica posizione viabilistica del dismesso distributore di carburante. Una scelta di questo tipo dovrebbe essere, quanto meno, preceduta da una attenta valutazione circa la effettiva inutilizzabilità di tale area ai fini di una razionale e gradevole sistemazione dell'intero ambito urbano gravante attorno al Largo Moreni. Il recente vivace dibattito concernente l'inopportuna alienazione, compiuta anni orsono dell'area ex-Snum qualcosa dovrebbe avere ormai insegnato ai nostri inesperti e distratti amministratori, troppo spesso anche malconsigliati.