29 aprile 2021

Ex Snum, cantiere fermo in attesa della convenzione con il Comune, lo studio della viabilità e la nuova attenzione della Soprintendenza

Cantiere fermo all'ex Snum, l'area compresa tra via Cadore e via Giordano, liberata nelle scorse settimane dai resti del centro di raccolta rifiuti e deposito mezzi della Nettezza Urbana cittadina. Il progetto dello studio di architettura Tamagnini di Cremona è rimasto sostanzialmente lo stesso già predisposto qualche anno fa quando sembrava che lo spazio fosse destinato a uno store della Conad (che poi, visti i tempi lunghi dell'operazione, optò per acquisire il Simply di viale Po): 1500 metri di supermercato, parcheggi, un angolo verde e facilità di accesso con la realizzazione di una rotonda tra via Giordano, via Mosa e via Bosco. Secondo le poche notizie che filtrano dal Comune, si starebbe lavorando alla convenzione tra proprietà e amministrazione con un nuovo studio viabilistico per facilitare gli accessi e cercare di snellire contemporaneamente il traffici su via Giordano. Filtra anche qualche indiscrezione su una nuova attenzione della Soprintendenza per quello che è rimasto della piattaforma spagnola di difesa del baluardo Caracena nonostante la nuova proprietà (FinDonati) abbia provveduto alla messa in sicurezza e al rifacimento delle coperture (con la sistemazione e il ripristino dei mattoni in cotto) della Cremonella. 

Insomma le traversie dell'area sembrano non siano finite. Infatti bisogna risalire al 2009 quando l'amministrazione guidata da Giancarlo Corada decise di mettere in vendita l'area per fare cassa permettendo una discutibile operazione basata sulla cosiddetta perequazione: cioè la possibilità di aumentare le cubature di nuova costruzione, cedendo altre aree al comune. Si arrivò persino ad ipotizzare un volume di dodicima metri quadrati: diecimila già previsti più altre 2000 dalla perequazione. Le cooperative bianche del Consorzio Casa si aggiudicarono l'area per circa 2 milioni di euro battendo anche la richiesta dell'allora parroco di Sant'Imerio, don Giuseppe Nevi che sognava di poter utilizzare lo spazio per metterlo a disposizione delle tre parrocchie cittadine dell'unità pastorale Cattedrale- San Pietro-Sant'Imerio per campi di calcio, basket e parco giochi. Poi le difficoltà realizzative del Consorzio Casa e la scelta di alienare l'area cedendola alla FinDonati. Poi il via libera di abbattere le vecchie strutture. 

 


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commenti


Ferruccio

29 aprile 2021 11:38

A riprova che, prima gli affari si decidono nelle segreterie dei partiti, poi forse diventano pubblici quando non c'è più nulla da fare. Alla faccia della trasparenza e della partecipazione.

Daniro

29 aprile 2021 12:32

Su via Giordano- via Novati servirebbe togliere i semafori a vantaggio di rotatorie sia con via Bosco che con via San Rocco ( dove praticamente la rotatoria é già potenzialmente esistente). Per l'area ex Snum è ormai superfluo ricordare le scelte urbanistiche fatte dal Comune poco inclini alla salvaguardia della città storica e all'interesse pubblico. Ora si spera almeno in un intervento di qualità.

Giamberto

29 aprile 2021 14:07

Le mura vengono apprezzate solo a Pizzighettone? Incredibile! A Cremona danno fastidio sia gli alberi che la storia!