8 giugno 2021

Fanghi e smaltimento rifiuti illeciti. Degli Angeli (M5S Lombardia): “Ancora nessuna rassicurazione su controlli e tracciabilità né sulle richieste della Lombardia al Governo”

 La Giunta lombarda ha risposto all’interrogazione firmata M5S Lombardia sulla questione dei fanghi tossici.

Abbiamo chiesto un incremento dei controlli e una tracciabilità certa sullo spandimento nei campi agricoli di fanghi di depurazione, di gessi di defecazione e ammendanti. Inoltre - chiarisce Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato del Pirellone - abbiamo voluto chiedere quali novità ci siano sulle indagini inerenti lo smaltimento illegale dei gessi di defecazione, già oggetto di un’indagine da parte dei carabinieri forestali”.

Obiettivo del gruppo M5S è quindi quello di far luce su una vicenda poco chiara, che ha inquinato mezza Lombardia, ma anche comprendere quali possano essere i rapporti tra l’azienda coinvolta nel caso giudiziario, il Direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po e i vertici di Regione Lombardia. L’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo ha spiegato che lo sversamento di gessi inquinanti preoccupa anche la Giunta regionale, ma non si tratta di fanghi che restano sottoposti a un rigido sistema di controlli e che più volte la Lombardia ha chiesto al Governo un decreto specifico per equiparare fanghi e gessi di defecazione. Commenta Degli Angeli: “Prendo atto della richiesta della Lombardia al Governo e ovviamente, come gruppo consiliare del M5s, sosterremo l’iniziativa nelle sedi opportune. Tuttavia - precisa - sottolineare, così come ha fatto l’Assessore Cattaneo, l’inazione del Ministero dell'Ambiente è quantomeno errato e ritengo sia inoltre un’affermazione fatta in mala fede: per questo motivo ribadisco la nostra richiesta, insieme a tutto il Consiglio, di aumentare i controlli fornendo più risorse all’agenzia regionale ARPA: la Lombardia può farlo ma su questo l’Assessore Cattaneo, ancora una volta, non ha garantito nessun impegno regionale o rassicurazione”.

Sul caso giudiziario occorso a Brescia l’Assessore Pietro Foroni ha spiegato che il direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po ha fatto domanda di prepensionamento il primo giugno: una scelta personale, e che i fatti oggetti di contestazione non riguardano l’attività di AIPO.

Per Marco Degli Angeli si tratta “dell’ennesimo scandalo giudiziario che sembrerebbe lambire la Lombardia”. Sottolinea il consigliere pentastellato: “La Lombardia sostiene di aver più volte chiesto al Governo un decreto specifico per equiparare fanghi e gessi di defecazione. Sarebbe utile dimostrare, atti alla mano, quando e come queste richieste siano state fatte. Il direttore di AIPO - conclude Degli Angeli - andava allontanato. Non è questione di garantismo, ma di garantire che nelle posizioni apicali delle agenzie ci siano persone interessate esclusivamente al buon andamento della pubblica amministrazione e alla salute dei lombardi”.


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