Fondazione Alba Anffas Crema inaugura un nuovo appartamento per la Vita Indipendente: sei giovani con disabilità iniziano un percorso verso l’autonomia
Fondazione Alba Anffas Crema da sempre promuove progetti per favorire l’autonomia delle persone con disabilità nei loro contesti di vita, percorsi in grado di stimolare l’autodeterminazione e soddisfare i desideri che emergono. Sempre più genitori sono interessati al Dopo di Noi. In quest’ottica si colloca la nuova iniziativa dell’appartamento di via Diaz 81 a Crema, progetto che, nell’ambito dei percorsi di Vita Indipendente, nasce sotto l’egida dei Servizi diurni, ma che per sua natura già si colloca in prospettiva dell’autonomia di vita. Riguarderà in questa prima fase sei giovani che già frequentano i servizi di Fondazione alba Anffas Crema. In futuro, dopo le attività diurne, serali e la cena, per qualcuno arriverà anche il pernottamento presso la struttura. Anffas, con questo nuovo progetto, di fatto anticipa l’uscita dei ragazzi dal nucleo familiare, inserendoli in un percorso più graduale.
L’iniziativa, in sinergia con Fondazione Benefattori Cremaschi e Comune di Crema, è stata presentata martedì mattina in loco. Presenti il presidente e il direttore di Fondazione Alba, Paolo Marchesi e Andrea Venturini, la presidente di Anffas Crema Daniela Martinenghi affiancati dal presidente di Fbc Gianni Risari, dal direttore generale Annalisa Mazzoleni e dalla direttrice amministrativa Marika Miglioranza. Presenti anche il sindaco Fabio Bergamaschi, l’assessora al Welfare Anastasie Musumary e l’arch. Carlo Schira, che ha ottimamente curato per Fbc la ristrutturazione dell’immobile. I sei ragazzi che vivranno l’appartamento sono Chiara, Aurora, Cristina, Mirko, Giorgio e Balu. La componente femminile era presente all’inaugurazione.
In apertura il presidente Marchesi ha sottolineato “la perfetta sinergia tra le diverse componenti della città e le istituzioni. L’idea nasce dall’intuito dei direttori Venturini e Mazzoleni. Su queste partite Crema è molto avanzata”. “Oggi qui si realizza quello che dovrebbe essere l’autentico housing sociale. La collaborazione tra enti garantisce i risultati”, ha commentato Risari. Martinenghi ha ricordato che il percorso è cominciato con la legge 112, ma che “oggi sono i ragazzi stessi a chiedere di vivere queste esperienze”.
Per il Comune è intervenuta prima Musumary: “Finalmente vediamo la concretizzazione di uno dei progetti più importanti che vedono il Comune di Crema come ente capofila di ambito, sviluppato in partnership con Fbc e Fondazione Alba Anffas Crema. Il progetto favorirà l’autonomia, l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini. Un modello abitativo condiviso e con servizi personalizzati.
Sono stati stanziati fondi PNRR per 90.000 euro per la ristrutturazione e 110.000 euro per i servizi per creare un spazio che possa supportare e accompagnare verso l’autonomia questi sei ragazzi. In contemporanea abbiamo progettualità di autonomia delle persone con disabilità con altre cooperative. Un grande risultato per la nostra comunità”. Il sindaco s’è complimentato per l’iniziativa, chiarendo che “il rafforzamento delle relazioni con alcuni partner è una precisa scelta della nostra amministrazione. Un fare rete in ambito sociale che viene da lontano in un percorso di continuo progresso”.
“È una soddisfazione poter progettare in partnership con altri enti del territorio che come noi si occupano di promuovere la qualità della vita dei cittadini. La riqualificazione dell’appartamento mediante i fondi del Pnrr è stata pensata per poter garantire percorsi di Vita Indipendente in un contesto abitativo centrale e certamente accogliente”, ha dichiarato da parte sua Mazzoleni. “Siamo felici che grazie a questa partnership con Fbc altri sei nostri ragazzi possano sperimentare la Vita Indipendente, certi che esperienze del genere possano sempre più coinvolgere e avvicinare le comunità”, ha ribadito Venturini. Ecco perché all’inaugurazione sono stati invitati i condomini: sono intervenuti dando il benvenuto alle ragazze. A benedire l’immobile e i presenti don Luigi Agazzi, parroco di San Benedetto, felice di condividere il momento inaugurale. “La vera sfida è fare in modo che questi progetti diventino sempre più omogenei sul territorio, fino a che esperienze come questa non faranno più notizia”, ha insistito il direttore di Fondazione Alba.
L’appartamento, di 114 mq, di proprietà di Fbc, si trova in via Diaz 81: la gestione prevede grande flessibilità nell’organizzazione degli spazi e delle camere in base alle esigenze di ciascuno, sia degli operatori sia dei ragazzi. A illustrare i dettagli della progettualità l’educatrice referente Chiara Marchesi. “Intanto l’appartamento è strepitoso. Lo viviamo da una settimana e tutto fila liscio, dalle cene alle pulizie, fino all’aperitivo del venerdì. Il progetto Autonomie di vita viene proposto per rispondere a un’esigenza relativa allo sviluppo di competenze e abilità riguardanti la vita al di fuori del contesto familiare. Nello specifico propone esperienze di apprendimento della gestione di una casa e di convivenza in piccolo gruppo all’interno. I ragazzi guardano al futuro in modo concreto”. “Ho già imparato a lavare i piatti”, ha detto Chiara; “Tutto ok, ma con un po’ di ansia”, ha aggiunto Cristina, visibilmente felici.
Parallelamente, il progetto pone il focus su esperienze lavorative, soprattutto per chi ha già in essere un contratto di lavoro. Per gli altri attività di tipo socio-occupazionali, comprese quelle già presenti all’interno del Servizio Diurno Alternativo di Fondazione Alba. “Gli obiettivi dell’esperienza – ha spiegato ancora Marchesi – sono diversi. Innanzitutto porre le basi per raggiungere il massimo grado personale possibile di autonomia in un contesto di vita indipendente, coltivando i prerequisiti lavorativi già acquisiti e inserendone di nuovi. Non meno importante per i ragazzi sarà sperimentare la convivenza con i pari e tutte le dinamiche che ciò comporta, aumentando la consapevolezza del proprio ‘essere adulti’, con attenzione al riconoscimento dei propri bisogni e desideri”.
Le attività verranno svolte sotto la supervisione di educatori professionali di Fondazione Alba: con Marchesi saranno attive l’educatrice Mara Zaletti e Serena Pedrinazzi, alla quale spetta la supervisione. Il progetto prevede anche la presenza di volontari in supporto alle attività pomeridiane/serali all’interno dell’appartamento. È chiaro che Fondazione Alba Anffas Crema, nella logica di trovare collaborazioni, auspica che questi progetti incontrino sempre più la disponibilità di Enti, istituzioni, e perché no, privati, per mettere a disposizione immobili. “Quando si parla di Vita Indipendente, si parla di diritti, che devono essere uguali per tutti. S’è richiamato lo sguardo al futuro: per guardare lontano abbiamo bisogno di tanta gente. Qui ci sono cittadini, parrocchiani e ragazzi desiderosi di avere rapporti di vicinato e indipendenza”, ha chiosato Venturini.
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