Fratelli d'Italia sulle barricate per la realizzazione dell'impianto di biometano:
“Chiediamo al Sindaco di opporsi fortemente alla richiesta di esclusione della Verifica di Impatto Ambientale e di promuovere una concreta ed attiva azione di tutela della sicurezza e della salute dei cittadini, affinché l’impianto di biometano venga realizzato solo dopo aver verificato la sua compatibilità ambientale e lai più adeguata dislocazione”.
Il gruppo consigliare a Cremona di Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione, primo firmatario Roberto Chiodelli, per sollecitare un intervento dell’amministrazione comunale, in quanto A2a sta promuovendo l’installazione di un impianto di biometano a fianco dell’inceneritore e dell’impianto di combustione delle biomasse. Un impianto che avrebbe una portata di oltre 90 mila tonnellate di rifiuti l'anno, consideriamo che l’inceneritore (che doveva essere spento ma funziona ancora a pieno regime e non vi è oggi una data certa relativa al suo spegnimento) ne brucia già 70 mila ogni anno. L’impianto in questione per sue caratteristiche produce emissioni odorifere nauseabonde e pericolose per la salute, nonché una serie di fumi e gas climalteranti che andrebbero a peggiorare sensibilmente la situazione della città.
Per essere alimentato comporta flussi di mezzi pesanti e agricoli che con i loro rimorchi conferiscano i liquami necessari al ciclo industriale dell’impianto e prelevino il prodotto, generando volumi di traffico pesante, scarichi di emissioni e particolato sottile in quantità ingente e tutto ciò, secondo tale progetto, a pochi metri da abitazioni di cittadini cremonesi.
Recenti studi indentificano la produzione di biometano molto distante da ciò che possiamo definire “Green Economy” a causa di vari fattori ed infatti ATS Valpadana nel febbraio 2022 informava i Sindaci delle province di Cremona e Mantova del rischio di incremento degli inquinanti in atmosfera conseguente alla realizzazione di impianti di biogas/biometano connessi a impianti di combustione delle biomasse.
I dati provvisori legati allo studio epidemiologico già evidenziano in questa parte di città dati allarmanti circa la salute pubblica, i rischi connessi all’esposizione continuativa agli agenti inquinanti e le ripercussioni su tumori, leucemie e nascite premature.
Per tutto ciò abbiamo interrogato il Sindaco affinchè promuova un'azione rapida e concreta sull’argomento a favore della salute e della sicurezza dei cittadini”.
commenti
michele de crecchio
21 marzo 2023 22:00
Trovo davvero singolare e decisamente preoccupante che un'azienda a larga maggioranza di proprietà pubblica chieda di essere esonerata persino da una banale verifica di opportunità ambientale che la estrema delicatezza del sito proposto chiaramente impone!