George Lewis, fondatore della Nasa, ai suoi diceva: "Fate come Stradivari, mettete il vostro talento nel lavoro e nella ricerca"
Le grandi crisi creano grandi uomini, uomini in grado di superare quei problemi che attanagliano la vita di molte persone, così facendo comincia un nuovo ciclo sociale che, si spera, possa aiutare la società a vivere con maggior convinzione e consapevolezza le proprie scelte. A Cremona è il caso della liuteria, nata in quella città dal genio di uomini che stavano cambiando il corso della storia storia musicale, la storia della liuteria cremonese non è solo quella di grandi strumenti ad arco creati da quegli artigiani ma è parte della storia dell'uomo. Guardare in alto verso le stelle e le costellazioni ci rende maggiormente consapevoli e convinti delle nostre scelte, la voglia di esplorare e conoscere ci fa capire di come quelle nostre decisioni potranno influenzare il corso della storia nella speranza che chiunque possa trarne giovamento. Per poter cambiare il corso della musica la liuteria cremonese non si basava solo sulle grandi abilità artigiane dei suoi liutai, ma era anche chimica sperimentale, alchimia, fisica dei materiali, studio delle onde sonore e matematica di eccelso livello; è stato un insieme di scienza, lavoro, intuito e passione che ha creato questi incredibili strumenti musicali. Di certo per arrivare a quel suono unico ai liutai cremonesi sono serviti anche i fallimenti e gli errori, ma è quando siamo davanti ad un problema enorme che possiamo fare la differenza grazie alla nostra volontà e alle nostre scelte, lavorando su ciò che sappiamo e ciò che vediamo nel nostro futuro. “Sono passati centinaia di anni da quando persone con gli attrezzi e le conoscenze di allora hanno saputo sviluppare qualcosa di unico, qualcosa che ancora oggi per noi, nonostante gli enormi progressi fatti nella ricerca scientifica, rimane quasi sconosciuto, lo hanno fatto grazie al talento ma anche grazie alla loro volontà e alle loro scelte. Studiare ed apprendere come facevano gli apprendisti nelle botteghe cremonesi, apprendere cosa significhi la ricerca e lavorare su quella, Antonio Stradivari è diventato il più grande liutaio di sempre non grazie ad articoli scritti per compiacersi, ma perché aveva messo il suo talento nel lavoro e nella ricerca” era il pensiero di George Lewis, il quale, nell'ambiente della agenzia spaziale statunitense NASA, è semplicemente soprannominato il genio, perché ha saputo dare una svolta enorme nella storia aerospaziale americana. George era nato nello stato di New York nel 1882 e, dopo la laurea in matematica, aveva orientato le sue conoscenze verso l'ingegneria aerospaziale, diventando in tempi rapidi il direttore del settore ricerche della NACA, praticamente la mamma della NASA. Guardava in alto verso il cielo e le stelle fin da piccolo il talentuoso George, ben sapendo che sopra di noi si apriva un mondo nuovo da scoprire e valorizzare. Come ogni scienziato viveva le nuove sfide cercando soluzioni e come ogni grande ricercatore chiedeva ai suoi “apprendisti” di sviluppare una filosofia che fosse figlia delle necessità di trovare risposte e soluzioni. All'interno della NASA l'ammirazione per la storia liuteria cremonese è notevole perché racchiude quella capacità degli uomini, rarissima da trovare, di saper creare qualcosa che vada oltre la conoscenza dei fenomeni che viviamo quotidianamente. La passione, mista con la lungimiranza e le persone adatte, fu la visione impostata da George Lewis poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale quando il mondo del volo cominciava a richiamare l'attenzione di quasi tutti gli Stati e dei loro governi. Lewis dette una spinta eccezionale alla ricerca della futura NASA, riuscì a far catalizzare finanziamenti dei privati verso un ente pubblico ben sapendo che avrebbero dato uno sviluppo enorme sia al lavoro che alla ricerca di talenti. Investire e rendere attraente il fatto di poter sviluppare nuove tecnologie che fossero determinanti per sviluppare le conoscenze dello spazio, investire e rendere un mondo più consapevole di ciò che poteva essere fatto nel rispetto delle leggi della fisica. Sotto il lui il Centro Ricerche della NACA, che poi prenderà il suo nome, sviluppò nuove tecnologie sui carrelli retrattili degli aerei ma, soprattutto, diede uno spunto enorme nella aerodinamica e sul perfezionamento dei consumi dei motori. Lewis, che rimarrà direttore praticamente fino al giorno della sua morte nel 1948, è considerato l'uomo che ha portato la ricerca statunitense dal volo degli aeroplani allo spazio, impostando il programma di sviluppo spaziale che ha nella NASA il centro nevralgico di ricerca, ferma restando l'ammirazione per la liuteria cremonese e per quei pionieri che cambiarono la storia della musica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti