Grande successo per l'energia dell'Ensemble tedesco Violinissimo per Cremona Summer Festival 2021
Il Cremona Summer Festival 2021 porta l’Ensemble tedesco “Violinissimo” all’Auditorium del Museo del Violino di Cremona. “Ci fa piacere ricominciare con questa iniziativa in cui la musica e la liuteria diventano motore propulsore e identificano, indiscusse eccellenze del territorio, la speranza per una rinascita culturale ed economica del nostro sistema sociale ed imprenditoriale.” Con queste parole, scolpite sul programma di sala, il Commissario Straordinario della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio decide di dare il benvenuto ai cittadini accorsi in auditorium per questo appuntamento musicale.
Un’orchestra, quella diretta da Ulli Büsel, molto particolare. Organico disposto con i due violoncelli centrali a far partire due “ideali” quartetti.
Nessun direttore a dar loro attacchi durante la performance, come negli ensemble barocchi, ma un organico autonomo che ha proposto uno spettacolo di elevata qualità tecnica. Brillanti le sezioni dei violini, corposi i suoni di viole e violoncelli. Si è fatta sentire, sopratutto nei brani più vicini ai giorni nostri, l’assenza di un contrabbasso a sostenere tutto questo bel suono brillante. L’organico infatti non prevedeva questo strumento.
Un programma ambizioso quello proposto, che trova il “la” nel Concerto RV580 di Antonio Vivaldi, seguito da un ottetto di Max Bruch e da un Concerto per violino in La minore, BWV 1041 di Johann Sebastian Bach.
Prayer di Ernest Bloch ci ha portati ai primi del novecento, seguito dalla Zingaresca op. 20 di Pablo de Sarasate. Un omaggio ai canti ebraici tradizionali dal titolo “Seelentränen“ ha coinvolto il pubblico con armonie di tutt’altra intensità, in questa suggestiva composizione della stessa Büsel.
Infine abbiamo ascoltato due delle cinque danze greche di Nikos Skalkottas, ed un Preludio e Walzer tratto dai cinque brani per 2 violini e pianoforte di Dmitri Shostakovich.
Interessante l’approccio didattico a questi dieci giovani musicisti che, come spiega la stessa direttrice, devono sviluppare la propria identità musicale pur lasciando spazio agli altri. Bravi i violini solisti Sandra Rieger e Clara Büsel, quest’ultima con una prova veramente magistrale, eccellente anche l’esecuzione del violoncellista Felix Eckert, che ha anche introdotto la serata in un ottimo italiano. Generosi i bis, uno fra tutti il celebre Por Una Cabeza del compositore Franco-Argentino Carlos Gardel.
Intensi, lunghi, meritatissimi applausi di una sala estasiata dall’energia di questa giovane orchestra.
Una proposta musicale, quella del Cremona Summer Festival, che va effettivamente ad inserirsi in uno spazio di attività in cui il beneficiario principale è proprio la città stessa ed i suoi abitanti. L’inflazionata (ed a volte perfino abusata) frase “Cremona Città della Musica” non si presta ad usi sempre idonei. Ma se Cremona sta davvero continuando a solcare questa ventata di internazionalità, anche in nome della ripartenza post pandemia, ben vengano i giovani orchestrali tedeschi, ben vengano gli enti che in sinergia animano il nostro centro, ben vengano le serate calde in cui la Musica rinfreschi un po’ le stanchezze e le preoccupazioni e ci trasporti anche solo per un’ora in un mondo aulico dove tutto è più “Violinissimo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti