I Carabinieri sventano "la truffa dell'asfalto inglese" A Salvirola denunciati 8 uomini
I Carabinieri del Comando Stazione di Romanengo, hanno individuato e deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cremona 8 uomini, di varie nazionalità, tutti disoccupati e regolari sul territorio nazionale ma senza fissa dimora, per un tentativo di truffa.
Gli indagati, tre dei quali pregiudicati, nella mattinata dell’11 marzo adescavano la loro vittima nel comune di Salvirola (CR) presentandosi direttamente presso la sua abitazione e, spacciandosi per operai di una fantomatica ditta di Cremosano (CR), le proponevano il rifacimento dell’asfalto del suo cortile ad un prezzo vantaggiosissimo. La malcapitata, un’anziana signora, classe 1939, rimasta vedova e residente nel comune del cremasco, sola al momento del contatto con i malviventi, si è vista proporre dagli otto uomini il rifacimento di una porzione dell’asfalto del proprio cortile per la somma di 400 € che doveva consegnare loro al momento.
Il provvidenziale passaggio di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Romanengo faceva sfumare il tentativo di truffa. I militari infatti, transitando davanti l’abitazione dell’anziana donna, notavano gli otto uomini in abiti da lavoro davanti al cancello che, al loro passaggio, cercavano rapidamente di entrare in casa. Insospettiti dall’atteggiamento degli “operai” i militari decidevano quindi di procedere ad un loro controllo sul posto. Gli uomini, identificati in uno scozzese, uno slovacco, tre polacchi e tre bulgari avevano al seguito delle attrezzature da cantiere ma non certo idonee ad un rifacimento stradale. Per questo motivo, oltre che per la richiesta immediata della somma di denaro fatta alla loro vittima, venivano quindi accompagnati presso il Comando Compagnia di Crema dove, a seguito di ulteriori controlli, si scopriva che non erano dipendenti di nessuna ditta di rifacimenti stradali inoltre, uno dei tre pregiudicati era coinvolto nelle cosiddette “truffe dell’asfalto inglese” e uno dei mezzi a loro in uso, era segnalato nella banca dati per essere utilizzato al fine di commettere queste truffe.
Quella della “truffa dell’asfalto inglese” è un tipo di raggiro che, negli ultimi anni, si è diffuso ad opera di malavitosi stranieri, i cosiddetti “travellers”, riuniti in sodalizi di soggetti irlandesi o inglesi insieme a soggetti dell’Est Europa. Sostanzialmente la banda, si muove a bordo di un camion su cui vi sono “spartani” attrezzi da lavoro e su di un furgone che trasporta il resto della banda. Il modus operandi della banda si caratterizza per far proporre l’affare del rifacimento di una porzione dell’asfalto di proprietà ad un soggetto molto distinto e dal marcato accento inglese. L’uomo, che individua le sue vittime in privati, piccoli artigiani e piccoli imprenditori, propone loro i lavori di asfaltatura da parte della sua “ditta” a prezzi estremamente vantaggiosi, millanta collaborazioni con importanti ditte che realmente operano nella zona ove si trova la malcapitata vittima.
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