I Vigili del fuoco onorano la patrona Santa Barbara con le massime autorità cittadine. La festa scandita da alza bandiera, Messa solenne, consegna di onorificenze e premi letterari
È stata senza dubbio una ricorrenza di Santa Barbara speciale quella festeggiata, Mercoledì 4 Dicembre, dai Vigili del fuoco di Cremona, grazie all’edizione “zero” del concorso letterario indetto dalla sezione locale dell’A.N.V.V. F, che ha portato al Comando di via Nazario Sauro la freschezza e la spontaneità di alcuni alunni delle superiori. Il programma consueto è stato dunque arricchito della cerimonia di premiazione di tre ragazze di quinta, due del Liceo linguistico “D. Manin” (Maria Zelioli e Gaia Bentley) ed una dell’I.i.s. “L. Einaudi” (Valentina Fezzoli), che hanno risposto al bando al pari dei compagni, che, però, non hanno conquistato il podio: Iris Burba (Liceo linguistico “D. Manin”), Maria Cristina Carotti, Alice Maffi, Andreina Rosanna Negri, Andrea Pedretti, Sara Tedesco, Liye Yang e Francesco Zagheni (istituto “L. Einaudi”).
Quest’ultimo, Francesco, dell’indirizzo Grafica e Comunicazione, ha dichiarato di voler sostenere il concorso per diventare pompiere e seguire le orme del nonno paterno, di cui ha ereditato il nome: il papà, Mario Massimiliano, in gioventù, per un problema all’udito, si è dovuto limitare ad aiutare il Corpo come volontario. Applaudite da Riccardo Trioni dell’U.s.t. (Ufficio scolastico territoriale), che ha fatto le veci del Provveditore Imerio Chiappa, e dalle dirigenti Nicoletta Ferrari e Maria Grazia Nolli, le vincitrici hanno ricevuto assegni del valore di trecento, duecento e cento euro, mentre gli altri hanno avuto attestati, con il giudizio della commissione, presieduta dal cavalier Luigi Manni e formata da Gentilia Luisa Arli, Nicoletta Fiorani, Simona Modesti e Liliana Ruggeri, con Romeo Morini nel ruolo di segretario. La mattina è stata scandita da tanti momenti emozionanti, come l’alza bandiera e la posa della corona sulla lapide dei Caduti di Bagnara.
La Messa è stata celebrata dal vescovo Antonio Napolioni, che, nella sua omelia, caratterizzata da passaggi “talvolta poco liturgici”, come li ha definiti scherzosamente lui stesso, si è soffermato sull’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci riportato dal Vangelo di Matteo, per istituire un continuo rimando all’encomiabile opera dei coraggiosi professionisti, riuniti per onorare la loro patrona. “La Parola di oggi ci propone i prodigi del Signore – è stato il commento dell’alto prelato - e noi ci troviamo in un luogo ed in una comunità, che, per i miracoli, si sta attrezzando e che si impegna quotidianamente in tale direzione, con la propria, preziosissima opera”.
Il discorso di Monsignor Napolioni si è basato su tre verbi desunti dalle letture: “Uno è sfamare, operando per la giustizia, perché Dio vuole asciugare le lacrime attraverso i nostri fazzoletti e le nostre azioni: mi vengono in mente le persone che agiscono negli scenari di guerra. Ed ancora salvare, obiettivo difficile, che anche ai pompieri non sempre riesce: i conti non tornano mai del tutto. E, da ultimo, sebbene possa apparire strano, riposare, come recita il Salmo 23. Oggi, occorre cercare una protezione, che non sia solo fisica, ma spirituale, è necessario coltivare la fraternità, una correttezza di rapporti, bisogna ritrovare forza e motivazione”.
La celebrazione, all’ombra di un grande crocifisso realizzato con corde e scale incrociate, è stata accompagnata dal violino S. Barbara, donato dal professore Fabio Perrone dell’Academia cremonensis. Un leggero scompiglio è stato determinato dal malore improvviso di una docente, soccorsa tempestivamente. Molto sentito il discorso del comandante Michele Castore, che, sorreggendosi con una stampella, dopo aver ringraziato l’amministrazione provinciale, i sindaci presenti e le numerose autorità intervenute (tra cui il Comandante delle Guardia di Finanza Colonnello Massimo Dell’Anna ed il Comandante X Reggimento del Genio Guastatori Colonnello Roberto Spampanato), ha sottolineato come “Le fragilità del Territorio ed il cambiamento climatico mettano sempre maggiormente alla prova i Vigili del Fuoco, chiamati, nel 2024, ad occuparsi di 3017 emergenze, con competenza, passione, umanità e generosità: 625 interventi hanno riguardato operazioni di salvataggio o di soccorso, 341 gli incidenti stradali, 291 i danni d’acqua, 192 le verifiche statiche, 380 gli incendi, 945 altri tipi di emergenze. 975 sono stati invece i procedimenti di prevenzione.
È stato inoltre rafforzato il Progetto ‘Scuola sicura’ – ha concluso Castore – in quanto credo fermamente nella necessità di trasmettere la cultura della sicurezza alle nuove generazioni”. Lorenzo Luna ha letto la preghiera di Santa Barbara. Il prefetto Antonio Giannelli ha consegnato la croce di anzianità all’ispettore informatico Jonathan Rossato, mentre il questore Ottavio Aragona l’ha conferita al Vigile del Fuoco esperto Piergiorgio Barca, il vice Comandante Andrea Piazza ha assegnato al caporeparto Danio Bruni il diploma per il lodevole servizio. In memoria di Luigi, la famiglia Zorza ha voluto donare borse di studio ad allievi meritevoli, figli di Vigili del Fuoco. Sono stati Giulia Rossoni ed Alessandro Zorza a premiare Miriam Bregalanti e Matteo Frosi. Il brindisi ed il rinfresco servito dai giovani del Cr.Forma ha concluso i festeggiamenti.
Prima di rientrare, il gruppo dell’Einaudi è stato guidato dal Capo squadra esperto Ettore Galelli ad osservare da vicino il parco mezzi (autobotti, autopompe serbatoio, il P.C.A. posto di comando avanzato, l’U.C.L. la sala operativa viaggiante) e l’attrezzatura all’avanguardia utilizzata durante le missioni. Si tratta di strumentazione e di dispositivi - come, per esempio, quelli usati dai nuclei N.B.C. R. (nucleare batteriologico chimico radiologico) a seguito dell’11 Settembre 2001 -, che richiedono un aggiornamento costante da parte del personale.
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