7 giugno 2021

Ieri il Corpus Domini, in tutte le chiese del mondo si è cantato "Lauda Sion" ("Christus Vincit") scritto per la nostra Cattedrale nel 1927 da Federico Caudana

Ieri in quasi tutte le chiese del mondo, in occasione della festa del Corpus Domini, si è cantato “Lauda Sion” popolarmente conosciuto come “Christus vincit”. Anche nella nostra Cattedrale, durante tutte le Messe l'inno processionale è stato innalzato. Il canto è una vera e propria poesia religiosa di San Tommaso D'Aquino e il rettore della Cattedrale, monsignor Attilio Cibolini, ha ricordato che la musica è stata scritta per il Duomo di Cremona da un grande cremonese: il maestro Federico Caudana. Fu composto addirittura nel 1927.

Mottetti, messe, opere innumerevoli sono le opere di questo straordinario maestro stampate prevalentemente – come ci ricorda uno scritto di Giorgio Bonali – dalla Casa Musicale Edizioni Carrara di Bergamo. Pare che siano state ben 413 le composizioni di Caudana, tra cui tredici Messe, sette opere teatyrali per la gioventù, sessantaquattro canti eucaristici, cinque canti mariani, trentatrè canti natalizi, settanta canti vari, quaranta pezzi per organo, diciotto composizioni per banda e centodieci canti accademici frai quali dodici cantate. Tra i canti popolari più conosciuti vanno ricordati senza dubbio il “Lauda Sion” della solennità del “Corpus Domini” e il “Puer Natus” per il tempo di Natale.

Federico Caudana va ricordato, senza dubbio, tra i grandi musicisti della nostra città. Era nato però a Castiglione Torinese il 4 dicembre 1878 ed è morto a San Mauro Torinese il 29 luglio 1963 ma fu sepolto con solenni funerali a Cremona.

“Orfano a soli tre anni d'entrambi i genitori – si legge ancora nello scritto di Bonali – gli zii hanno provveduto a crescerloe lo hanno poi affidato per l'educazione a un collegio di salesiani. I primi insegnamenti di pianoforte li ha ricevuti dal professor Dogliani che gli ha subito riconosciuto qualità artistiche eccezionali. Infatti giovanissimo ha composto “Cinque cantate per Israele”. Ha frequentato poi il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano diplomandosi a pieni voti. Nel 1907 ha vinto il concorso di primo organista e maestro di cappella della Cattedrale di Cremona; inoltre ha presieduto la Commissione Diocesana per la Musica Sacra, è stato direttore della banda cittadina e della corale “Amilcare Ponchielli” voluta da Farinacci ed ha collaborato attivamente con la Casa Musicale Carra di Bergamo, ricevendone anche la direzione di diverse riviste come “Choro Italico”, “Musica Orantem” e “Melopea Educativa”.

Giorgio Bonali, nel volume “Cremona e i Cremonesi” ricorda poi: “Non dimenticheò mai le sue improvvisazioni all'organo e soprattutto quelle che nei mesi freddi 'inventava' con l'armonium francese nella cripta il mattino durante la recita delle Lodi della Liturgia delle Ore da parte dei Monsignori del Capitolo, come intermezzo tra un salmo e un'antifona. Abitavo a tre passi dalla Cattedrale e quando verso le nove del mattino mi trovavo senza impegni pressanti, era d'obbligo una capatina nella cripta: mi sembrava, in quelle fredde mattinate invernali, che Federico Caudana sapesse scaldarmi il cuore”.

Nella foto di Angelo Faliva, il maestro Federico Caudana nella Cattedrale di Cremona nel 1953


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti