Il piccolo cimitero ebraico di Ostiano, l'unico nella provincia di Cremona, è salvo e il suo appassionato custode, Giuseppe Minera, falegname in pensione di Pralboino (Brescia), può finalmente tirare un sospiro di sollievo. E' stata completata la prima parte dei lavori per il restauro e la messa in sicurezza del muro di cinta. Un intervento sino a pochi mesi fa in forse per la mancanza di fondi ma reso possibile grazie a una concomitanza di fattori, tutti decisivi; il via libera della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova; l'impegno della comunità ebraica di Mantova, proprietaria dell'area; la solerzia del Comune di Ostiano e del suo Ufficio tecnico che ha accelerato i tempi per il rilascio dei permessi; il contributo economico dei discendenti di alcune delle persone sepolte; gli apporti di un'importante azienda bresciana e della Fondazione comunitaria della Provincia di Cremona. Ma soprattutto la generosità di una mecenate americana, i cui antenati sono ebrei di origine lituana, che ha messo a disposizione 10.000 euro, la maggior parte della somma necessaria per realizzare l'opera. “Sono molto felice”, dice Minera. Senza gli sforzi, offerti senza mai chiedere nulla in cambio, del suo guardiano cattolico, questo scrigno della memoria ricco di storia sarebbe un angolo sconosciuto e inaccessibile.
Il cimitero aveva un grave problema: il muro pericolante. Minera si è rivolto all'architetto Giovanni Mambreani, un professionista esperto in architettura antica (come chiese e campanili), che spiega: “Gli intonaci della parete perimetrale si stavano sgretolando, in parecchie parti la sua 'pelle' si era staccata, si erano formate crepe, in alcuni punti mancavano i mattoni. Quello eseguito non è stato un mero rifacimento, ma un'operazione 'cuci-scuci' conservativa, precisa, chirurgica per salvaguardare un luogo dimenticato per tanto tempo”. In concreto, “i mattoni vecchi, non più recuperabili sono stati sostituiti con mattoni nuovi e legati con una tessitura di malta di calce. In questo modo la muratura è stata risanata”. Si è colta l'occasione per sistemare alcune lapidi che crollavano. La prima fase del recupero è stata portata a termine in una decina di giorni. “Valuteremo se intervenire anche sul lato esterno. Il cantiere riprenderà a febbraio per fare l'intonaco. Anch'io sono contento”. Il costo complessivo del restauro si aggira intorno ai 14.000 euro. E' stato determinante, come detto, il gesto di una benefattrice americana. Venuta a conoscenza da un amico italiano dell'esistenza del cimitero di Ostiano e della mancanza di fondi per riparare la recinzione, si è fatta avanti con la donazione. L'architetto Mambreani parla di “miracolo”.
Le pietre tombali sono 41. La più antica, che ricorda Israele Finzi, negoziante, risale al 1812 mentre la più recente, in memoria di Emilia Treves, possidente e impiegata dallo zio notaio, morta di morte naturale, è del 1943. Un anno dopo la comunità ebraica del paese si è estinta con la deportazione di Marcello Finzi ad Auschwitz. Nel passato era stata una realtà radicata e vivace, come testimonia la presenza della sinagoga e di altri palazzi. Anche giovedì Minera si è recato al piccolo camposanto per pulire, con una spazzola e un pezzo di legno, le canaline, piene di muschio e terra, delle tegole. “Non sono l'unico a fare il volontariato, altre persone dedicano parte del loro tempo per tenere in ordine i cimiteri ebraici del Mantovano”. Minera è stato il protagonista della puntata del 24 ottobre di 'Sorgente di vita', la storica trasmissione di Rai 2, e di tanto in tanto, specialmente nelle Giornate della memoria per commemorare le vittime dell'Olocausto, fa da guida ai visitatori che, grazie alla sua caparbietà e intelligenza, hanno saputo di questo fazzoletto di terra prima simile a una discarica e avvolto dal buio. Il “buon samaritano”, come lo ha chiamato il 'Times of Israel', guarda già avanti: “Sono soddisfatto, è stato fatto un bel lavoro. Il cimitero è salvo, adesso va valorizzato”. Ora tocca anche agli altri, a partire dalle istituzioni.
commenti
enzo rangognini
15 novembre 2021 09:48
Certamente sono enormi i meriti del nostro Minera, associati alla sollecitudine della Comunità ebraica di Mantova. Ma perché la stessa sorte non deve arridere agli sforzi di Luigi Ragazzi, autore dell'ultima ottima guida di Cortemaggiore, che da tempo sta segnalando alla Comunità di Parma il rischio che crolli il muro sul fosso laterale al cimitero ebraico della vicina cittadina emiliana?
Giuseppe Minera
23 giugno 2024 14:00
A cortemaggiore ho ripulito e catalogato le lapidi. Purtroppo hanno sostituito le chiavi del cancello e no ho potuto terminare il lavoro. chi si occupa del cimitero e' il sig. Umberto Abenaim ,il quale gia' da molti anni ha trovato i fondi per il restauro conservativo, resta un mistero il perche' ad oggi non sia stato fatto nulla. pure una grossa quercia che rischia di far crollare il muro e rovinare le lapidi non viene potata. Pare che abbia trovato dei giardinieri , che non hanno tempo per questi lavori. bastava parlarne con gli agricoltori, che sono molto piu' attrezzati. inoltre l'idea di alcuni anni fa' di farci il vialetto ha contribuito al suo deterionamento .
Celu
15 novembre 2021 13:41
Un enorme ringraziamento al sig Minera,
Una notizia molto positiva che illumina le nostre realtà non sempre positive.
A nome della comunità ebraica di Verona e Vicenza
Il presidente dr.Celu laufer
Giuseppe Minera
21 novembre 2021 22:42
grazie ! ti aspetto per una visita
Alberto
16 novembre 2021 14:42
Una grande riconoscenza a Minera per quel che sta facendo.
Giuseppe Minera
21 novembre 2021 22:43
Grazie Alberto !