Il fiume Po si restringe, riemergono “reperti” di inciviltà sugli spiaggioni tra Spinadesco e Monticelli. Ultimo ritrovamento, una tanica di catrame
Con il bel tempo e l'assenza di precipitazioni, il fiume Po si ritira e lascia scoperte larghe parti del letto del fiume. Se gli "spiaggioni" sono stati meta di studi e di scoperte, talvolta solo anche testimonianza di un passato non troppo lontano. Ci si stupisce al ritrovamento del cranio di un rinoceronte di Merck, così come degli altri numerosi fossili che il Grande Fiume ci ha regalato con la magra del 2022, in gran parte catalogati e ora esposti al museo paleontoantropologico del Po di San Daniele. La magra, peró, non regala solo reperti archeologici, bensì ci racconta anche di un passato molto prossimo, in cui l'inciviltà ha sostituito il buon senso. Ecco quindi che troviamo taniche cariche di catrame e rifiuti di ogni genere. Nelle immagini che vi proponiamo, alcuni rinvenimenti decisamente "poco archeologici" delle scorse ore negli spiaggioni tra Spinadesco e Monticelli d'Ongina. Nonostante l'instancabile lavoro dei volontari del "Nibbio", che da anni si prendono cura di queste zone, la domanda che ci dovremmo porre è sempre la stessa: "come può uno scoglio arginare il mare"?
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