21 febbraio 2025

Il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità scrive al Comune di Cremona sul bando SAAP. La risposta dell'Amministrazione

Il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, Maurizio Borgo, dopo la segnalazione di Maria Vittoria Ceraso sui fatti inerenti al bando SAAP del Comune di Cremona (Leggi QUA), il 19 febbraio ha inviato all'Amministrazione la lettera di seguito riportata:

"La scrivente Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità ha ricevuto alcune segnalazioni concernenti una serie di criticità nello svolgimento del Servizio di Assistenza per l’Autonomia Personale (S.A.A.P.) e nella presa in carico, in particolare, di alunni minori con disabilità, che frequentano la scuola nel territorio comunale.

Nello specifico, viene evidenziato che dal 5 marzo p.v., ovvero nel pieno svolgimento dell’anno scolastico, numerosi operatori, da tempo impegnati nel suddetto servizio rivolto ad alunni e studenti con disabilità grave ai sensi dell’art 3, comma 3, della L. 104/92, verranno sostituiti nell’attività di assistenza, a causa dell’avvicendamento dell’affidatario del servizio e del mancato passaggio nella nuova azienda della maggior parte degli educatori già in forza alla precedente, con inevitabile pregiudizio per la continuità educativa ed il benessere di minori.

Fermo restando che l’Autorità non è in possesso della documentazione relativa alle procedure di affidamento del servizio, né di quella relativa alle prestazioni oggetto dei contratti, si condividono, tuttavia, le legittime preoccupazioni dei genitori rispetto all’interruzione delle attività degli operatori attualmente impegnati nei progetti individualizzati a favore degli alunni e studenti con disabilità.

Pertanto, si chiede a codesta Amministrazione di valutare - nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti - l’individuazione della soluzione più idonea a garantire la tutela del diritto alla continuità didattica degli alunni e studenti con disabilità, considerando, ad esempio, la possibilità del differimento dell’esecuzione del contratto con il nuovo aggiudicatario, con decorrenza della stessa a fare data dall’inizio del prossimo anno scolastico (2025-2026). Tale misura consentirebbe di salvaguardare la continuità delle attività in corso fino alla naturale conclusione dell’anno scolastico, evitando gli effetti negativi che deriverebbero dall’avvicendamento degli operatori sull’inclusione e sull’apprendimento dei minori coinvolti.

Il Garante raccomanda, inoltre, che, in sede di attuazione del nuovo affidamento, sia garantita l’assunzione del personale attualmente impiegato nel servizio, in conformità alle migliori pratiche adottate in ambito di appalti pubblici per servizi educativi; nell’ipotesi in cui la scelta personale degli attuali operatori del servizio SAAP non renda possibile l’applicazione della clausola sociale, il Garante suggerisce di adottare, per gli alunni che presentano criticità legata alla transizione, misure di affiancamento “ad personam” tra precedenti e subentranti operatori per un tempo adeguato a minimizzarne l’effetto del subentro.

Trattasi di misure, la cui praticabilità, andrebbe verificata, secondo l’avviso di questa Autorità, nell’ambito di un tavolo di confronto tra codesta amministrazione comunale, le famiglie e gli operatori del settore, e che permetterebbero, con ogni probabilità, di limitare il rischio di interruzioni del servizio di assistenza e comunicazione pregiudizievoli nel percorso educativo degli alunni e degli studenti con disabilità.

Il Garante, nell’esercizio delle proprie funzioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità, invita codesta Amministrazione comunale a valutare la praticabilità delle misure sopra indicate e a dare, in ogni caso, riscontro alla presente entro il termine di giorni 5 (cinque) dal ricevimento della presente, al fine di consentire a questa Autorità ogni ulteriore valutazione".

 

Dopo sole 48 ore l'Amministrazione ha risposto alla lettera inviata dal Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità:

"In riscontro alla Sua segnalazione relativa alle criticità connesse all’avvicendamento nella gestione del Servizio di Assistenza per l’Autonomia Personale (S.A.A.P.) nel territorio del Comune di Cremona, desideriamo assicurarLe che l’Amministrazione comunale condivide pienamente la necessità di garantire la tutela del diritto alla continuità del progetto educativo e didattico degli alunni e studenti con disabilità.

È opportuno sottolineare che gli alunni coinvolti nel servizio S.A.A.P. sono inseriti all’interno del contesto scolastico, un ambiente educativo strutturato che, indipendentemente dall’eventuale avvicendamento di alcuni educatori, assicura la continuità educativa nella direzione della costruzione di un ambiente inclusivo. Unitamente alla figura dell’educatore di riferimento, centrale nel percorso di ogni studente in condizione di disabilità, è l’intera comunità scolastica, composta da docenti, compagni di classe e personale di supporto, a garantire la continuità relazionale del processo di apprendimento e integrazione, come avviene durante tutto l’anno scolastico nel rispetto di un reale principio di inclusione a cui tendere.

A tale proposito nel contesto del più generale servizio S.A.A.P. a partire dall'anno scolastico 2023-'24, il Comune di Cremona ha introdotto una sperimentazione del modello di Educativa di Plesso proposto inizialmente a un numero ristretto di istituti scolastici e successivamente ampliato nell'ottica di una valorizzazione della dimensione educativa ed inclusiva degli studenti in condizione di disabilità.

Attualmente infatti il S.A.A.P segue complessivamente n.244 studenti iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, di cui n.114 afferenti a progetti personalizzati sperimentali di Educativa di Plesso; è importante precisare che il periodo di transizione tra l’attuale e il futuro gestore e l’eventuale avvicendamento di figure operative potrà vedere nel modello di Educativa Plesso un’ulteriore tutela in quanto basato su un’organizzazione che fa affidamento sull’attività di un’equipe educativa presente all’interno delle scuole.

In questa senso il Comune di Cremona si impegna a mettere in atto tutte le azioni possibili nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti pubblici, per favorire la transizione con interventi personalizzati e condivisi in risposta ai bisogni dei minori coinvolti e delle loro famiglie.

Per quanto riguarda le preoccupazioni espresse in merito al passaggio del personale già impiegato nel servizio, precisiamo che il capitolato d’appalto e la normativa di riferimento prevedono l’applicazione della clausola sociale, garantendo agli operatori attualmente in servizio la possibilità di proseguire la propria attività professionale con il nuovo gestore. L’Amministrazione comunale continuerà a monitorare il processo affinché tale principio venga rispettato e affinché ogni operatore avente diritto possa beneficiare di questa opportunità. Tuttavia, la scelta di proseguire l'incarico con lo studente seguito in precedenza, rimane una scelta personale dell’operatore. L’opzione di aderire all’opportunità della clausola sociale si suppone venga presa di concerto dallo stesso operatore con il gestore uscente, nell’ottica dell’auspicabile collaborazione nel garantire la miglior gestione possibile dell’avvicendamento nella gestione.

In merito alla richiesta di valutare un differimento dell’esecuzione del contratto con il nuovo aggiudicatario, comprendendo le motivazioni alla base di tale proposta e dovendo considerare le implicazioni giuridiche e amministrative che ne deriverebbero, il Comune di Cremona si impegna a rafforzare le verifiche con il nuovo gestore al fine di perseguire ogni possibile misura atta a ridurre gli effetti della transizione, ivi incluse forme di affiancamento tra operatori uscenti e subentranti, come suggerito nella Sua nota.

A tal fine, l’Amministrazione comunale coglie con favore lo stimolo ad intensificare la promozione di tavoli di confronto con le famiglie, i rappresentanti del nuovo gestore e gli operatori del settore, in modo da individuare le migliori soluzioni per limitare il rischio di interruzioni nel servizio e garantire la piena inclusione degli studenti con disabilità nel loro percorso educativo.

A tale proposito nel mese di Febbraio il Comune ha organizzato incontri dedicati che hanno visto il coinvolgimento dell'Ufficio scolastico Territoriale, dei Dirigenti scolastici e successivamente ha strutturato ulteriori incontri specifici con il coinvolgimento della figura dei referenti per l'inclusione presenti in ogni realtà scolastica.

Il Comune ha inoltre costantemente accompagnato le famiglie beneficiarie del servizio attraverso diversificati incontri, spazi di ascolto e accoglienza e ha previsto incontri strutturati in forma individuale, microgruppale e assembleare, in calendario per la prossima settimana finalizzate a supportare il periodo di transizione tra l'attuale ed il futuro gestore, con il coinvolgimento non solo dei referenti comunali del servizio ma anche scolastici, al fine di garantire modalità diversificate e personalizzate, con particolare attenzione ai contesti ed alle situazioni che saranno principalmente interessate dal cambiamento.

Ribadiamo la nostra volontà di operare nel solco dei principi forniti dal Garante, nell’interesse primario dei minori e delle loro famiglie, e restiamo a disposizione per eventuali ulteriori confronti su tale tematica.

Ringraziando per la cortese attenzione, è gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti".


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commenti


Carmen

21 febbraio 2025 16:43

Non capisco il senso, di affidarci a persone fuori territorio e togliere la continuità educativa ai ragazzi e famiglie ,e ancora togliere il lavoro ad operatori del luogo eccellenti.

Stefano

21 febbraio 2025 18:43

Non c'è senso. E al Non senso questa amministrazione ci sta abituando. Giustamente il garante fa' rilevare la cosa più sensata di questo mondo e cioè di far terminare l'anno prima del cambiamento. E loro come rispondono? Con una retorica prosopopea che vuol far intendere di adeguarsi ai consigli del garante, mentre in merito alla continuità da lui evocata almeno a fine anno, non fanno una piega anzi confermano che tutto quanto hanno fatto e deciso, va bene così.

Manuel

22 febbraio 2025 03:36

Se capisco bene, il personale finora incaricato, impegnato nel percorso formativo gli alunni, continuerebbe a svolgere il proprio lavoro, probabilmente occupandosi degli stessi utenti, sempre che accetti il passaggio ad altro gestore. Non percepisco il pericolo, fintanto che il personale, attualmente impegnato, non rinunci all’incarico. Nel caso di rinuncia, legittima per carità, allora sì, sarebbe stato meglio far slittare il passaggio di consegne a fine giugno, cosicché da sfruttare lo scarso tempo a disposizione per affrontare l’anno scolastico a venire.
Lo dico perché pur’io e colleghi, qualche mese fa, abbiamo paventato la possibilità di doverci trasferire presso altra cooperativa (appalto in scadenza), ma, pur ammettendo apprensione, nessuno preconizzava la rinuncia al posto di lavoro.
Questo non capisco: il personale impegnato che vuole fare?
A questa semplice domanda l’amministrazione e gli uffici deputati dovevano (devono) essere preparati.
Altrimenti, che a Roma si rivedano molte leggi e si dia mandato alle amministrazioni periferiche di agire, gestire motu proprii.

Monica

21 febbraio 2025 19:50

Fa male leggere una tale risposta.
Solo per sottolineare alcuni punti:
-"l’Amministrazione comunale condivide pienamente la necessità di garantire la tutela del diritto alla continuità del progetto educativo e didattico degli alunni e studenti con disabilità": perché allora non mettere in campo tutte le possibili strategie per differire l'inizio del contratto a settembre? Si liquida la raccomandazione del Garante in poche righe e senza entrare nel merito dello snodo veramente centrale (e del resto durante la Commissione di Vigilanza diversi rappresentanti della maggioranza evocavano il "cambiamento" quasi come un valore positivo e senza alcuna traccia di empatia);
- "intensificare la promozione di tavoli di confronto con le famiglie": sono spiacente ma non c'è stata alcuna forma di comunicazione con le famiglie coinvolte, tanto meno riunioni o "tavole di confronto" dall'inizio della vicenda. L'utilizzo del verbo "intensificare" sarebbe un divertente esercizio retorico se non ci fosse in gioco la serenità di minori fragili;
-"ha previsto incontri strutturati in forma individuale, microgruppale e assembleare, in calendario per la prossima settimana": da leggersi: abbiamo ricevuto una telefonata in data odierna per un incontro personale la prossima settimana (circa 30/45 minuti ) e un invito tramite whattsapp per un incontro gruppale in data 25/02. Ciascuno interpreta a modo proprio l'espressione "incontri strutturati" ma - vista l'inedita tempestività di ben due comunicazioni in data odierna - viene spontaneo chiedersi se non si tratti di una misura presa in corsa per poter dare una risposta al Garante...
Fermiamoci qui. Con un sincero Grazie a chi si è speso per cercare di risolvere o quantomeno tamponare il problema.


Stefano

21 febbraio 2025 22:21

È tutta apparenza, cara Monica, e l'apparenza inganna. Ma ormai li conosciamo.

Giovanni

22 febbraio 2025 06:29

Il primo bicchiere è per la sete; il secondo, per la gioia, il terzo, per il piacere; il quarto, per la follia; dopo il quinto bicchiere al cremonese puoi raccontargli tutto... tanto se lo beve come il primo, senza farsi troppe domande. Il cremonese è abituato ad obbedire, non a pensare. Dunque non farà differenza prendere ordini da una Coop di Bergamo. Si beve il settimo bicchiere e applaude al comizio: "L’Amministrazione comunale continuerà a monitorare il processo affinché tale principio venga rispettato e affinché ogni operatore avente diritto possa beneficiare di questa opportunità..." (Marchese del Grillo)