Il Grana Padano è il primo prodotto Made in Italy, per un valore di 1,885 miliardi, battendo così il Parmigiano Reggiano che scende al secondo posto. DOP economy lombarda in crescita del 3.3%
Non si ferma la crescita della DOP economy della Lombardia. Fiore all'occhiello della produzione alimentare italiana, simbolo del Made in Italy e sinonimo di qualità, i nostri prodotti agroalimentari a Denominazione d’Origine, solo nello scorso anno hanno toccato i 2,58 miliardi di euro (+3,3%) grazie a 75 cibi e vini DOP e IGP sempre più apprezzati sui mercati nazionali e mondali.
La notizia arriva direttamente da Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia e consigliere di Ismea. In base rapporto Ismea-Qualivita 2024 sul settore dei prodotti DOP e IGP, presentato questa mattina a Roma, se si analizza solo il comparto cibo, l’agroalimentare a Denominazione lombardo vale 2,085 miliardi di euro, cresce del 4,2% ed è il secondo assoluto in Italia, mentre si conferma sui valori dello scorso anno il settore del vino, che vale 496 milioni di euro (settimo in Italia).
Un'ulteriore conferma della supremazia della produzione lombarda arriva dal monto dei formaggi. Ebbene sì, il Grana Padano è ufficialmente il primo formaggio italiano per valore di produzione. Se fino a qualche anno il vincitore indiscusso è sempre rimasto il Parmigiano Reggiano, adesso la situazione è cambiata, perchè dopo un 2022 che ha visto i due contendenti al trono concludere il confronto con un pareggio, il 2023 ha sancito ufficalmente un nuovo re. Più 8,8% per il Grana e meno 7% per il Parmigiano, arrivando quindi ad un valore complessivo di 1,885 miliardi del primo contro i 1,599 del secondo, quasi trecento milioni di differenza.
A determinare l'aumento del valore del Grana Padano è stato in primo luogo l'amumento della produzione dello stesso: Se nelle zone del Parmigiano quasi tutta la produzione di latte è già destinata alla produzione del formaggio, in Lombardi non è così, è stato quindi più semplice aumentare la produzione, e di conseguenza la vendita.
In ogni caso, oltre alla competizione interna fra i due formaggi, è bene ricordare come Parmigiano Reggiano e Grana Padano rimangano le due punte di diamante della DOP economy italiana, settore che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 52%, dando di fatto un contributo all'agroalimentare italiano del 19%. Il settore della DOP economy vede 317 consorzi che coordinano in tutto il Paese 194 mila imprese, dando di conseguenza lavoro a quasi un milione di dipendenti.
Nella top ten del Made in Italy, dopo Grana Padano e Parmigiano Reggiano, la medaglia di bronzo va al Prosciutto di Parma (con un valore di 951 milioni di euro, valore in crescita nel 2023 del 2%). A seguire la Mozzarella di bufala campana (528 milioni, +5,1%), il Pecorino romano (494 milioni, +30,8%), il Gorgonzola (430 milioni, +12,1%), il Prosciutto San Daniele (385 milioni, +5,4%), l’Aceto balsamico di Modena Igp (350 milioni, -8,1%), la Mortadella Bologna Igp (339 milioni, +3,6%) e la Pasta di Gragnano Igp (273 milioni, +2%).
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