Il “grazie” degli adolescenti a Papa Francesco. Tra preghiera, commozione e stupore anche gli oratori cremonesi hanno partecipato nella Città eterna alle esequie del Pontefice
Nella Città eterna sabato 26 aprile si respirava un’atmosfera particolare, carica di emozione: non una semplice preghiera funebre, ma un clima sospeso, segnato dalla coincidenza con il Giubileo, segno evidente di speranza, illuminato ulteriormente dalla Pasqua appena celebrata, a ricordare che il saluto a Francesco non è un addio ma un arrivederci.
In tanti hanno voluto “vegliare” in attesa dei funerali del Papa già nei pressi di San Pietro. Molti altri si sono uniti ieri mattina, giungendo dalle diverse parti d’Italia e del mondo. E tra loro anche molti adolescenti: quelli giunti a Roma per il loro Giubileo già programmato da tempo e che avrebbe dovuto concludersi proprio in Piazza San Pietro insieme a Francesco domenica 27 aprile con la canonizzazione di Carlo Acutis. E invece Francesco ha incontrato diversamente i ragazzi del Giubileo, offrendo loro comunque un messaggio di speranza, forse ancora più eloquente e incisivo, che sicuramente rimarrà indelebile nelle menti e nei cuori.
Una memoria che sarà cara anche ai 900 adolescenti della Diocesi di Cremona, a Roma in pellegrinaggio giubilare con il vescovo Antonio Napolioni. Anche loro, insieme ai propri don e agli accompagnatori, nonostante le difficoltà logistiche e qualche preoccupazione dovuta alla loro giovanissima età in un contesto del genere, hanno deciso di essere comunque presenti ai funerali del Papa. Hanno scelto di partecipare nel modo più adatto alla loro età, con curiosità, emozione e in qualche modo sopraffatti da un evento di caratura mondiale e davvero unico.
Con una levataccia all’alba e lunghe code anche i cremonesi hanno cercato di guadagnare un posto il più possibile vicino a Piazza San Pietro. Il gruppo guidato dai volontari della Federazione Oratori Cremonesi, in un crescendo di emozioni mentre la fila scorreva lentamente, passando per Borgo Pio e Viale della Conciliazione, ha potuto giungere sino a Piazza Pio XII, nei pressi del colonnato del Bernini. Rivarolo del Re ha preso posto in via di Porta Angelica, al “Cancello di Sant’Anna”, a fianco di San Pietro.
Altri gruppi hanno seguito la diretta delle esequie da differenti punti della Capitale, come i ragazzi di Cassano d’Adda e Paderno Ponchielli nei pressi di Piazza Cavour, dietro Castel Sant’Angelo, dove erano presenti Vescovato, Asola e Rivolta d’Adda (questi ultimi con una “delegazione” in Piazza San Pietro). In Piazza Risorgimento, invece, hanno trovato posto i gruppi di Castelverde, San Giovanni in Croce e Cingia de’ Botti. Ma c’è stato anche chi ha deciso di puntare dritto verso la basilica di Santa Maria Maggiore, come gli oratori di Cristo Re, Casalmaggiore, Vicobellignano e Vicomoscano, o Piazza dell’Esquilino come il gruppo Piadena, potendo assistere al passaggio del feretro nell’ultimo viaggio di Francesco. Così come i ragazzi di Sant’Abbondio e Bozzolo, o Caravaggio nei pressi del Colosseo.
Alle 10 in punto, le campane di San Pietro hanno annunciato l’inizio della Messa esequiale. L’arrivo sul sagrato della bara — semplice e austera — circondata dai cardinali e dai vescovi (e tra loro monsignor Antonio Napolioni) da un lato; dall’altro i rappresentanti di tutto il mondo.
Ad aiutare i ragazzi a seguire nel migliore dei modi la celebrazione il commento offerto, in collaborazione con il Servizio nazionale di pastorale giovanile, attraverso l’app Play2000: un accompagnamento curato e pensato proprio per gli adolescenti italiani a Roma per il Giubileo.
La Messa, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, è stata un susseguirsi di emozioni e di ricordi che riaffioravano momento dopo momento nel cuore e nella mente di tutti.
Ieri il mondo ha salutato Papa Francesco, il Pontefice che ha segnato un’epoca con la sua umiltà, la sua vicinanza alla gente e il suo costante impegno per i più deboli. E anche Cremona, con i suoi ragazzi, era presente. (www.diocesidicremona.it)
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