Il Parco del Serio contribuisce al progetto "Seminare Valore, Coltivare Comunità"
Il Parco del Serio quale partner di azioni che interessano il territorio: è quanto emerge dalla partecipazione al progetto Seminare Valore, Coltivare Comunità, presentato nei giorni scorsi dalla Cooperativa Sociale Gasparina di Sopra di Romano di Lombardia. Si tratta di un’azione che vede la Cooperativa capofila, nell’ambito del bando Coltivare Valore 2020 di Fondazione Cariplo, con il coinvolgimento della Cooperativa Sociale Agricola MooBaa di Fara Olivana con Sola (Bg) e della sede di Treviglio dell’agenzia per il lavoro Mestieri Lombardia.
Degli oltre 400mila euro di valore complessivo del progetto, la quota maggioritaria è finanziata dalla Fondazione Cariplo, per la parte relativa al sostegno delle azioni di inserimento lavorativo e sviluppo della filiera agricola, ma anche per rendere efficaci le azioni di educazione ambientale e valorizzazione dell’ecosistema. La parte restante, dagli altri partner, ed in questo ambito, il Parco Regionale del Serio contribuisce con un finanziamento di circa 80 mila euro nell’arco di un triennio.
Dal prossimo aprile e fino al mese di ottobre, la Cooperativa Gasparina sarà presente con i suoi operatori, non solo presso l’orto botanico del Parco a Romano di Lombardia, ma sull’intero territorio di competenza dell’ente presieduto da Basilio Monaci, lungo le aree di sosta, le ciclabili, le aree boscate, i lavori di manutenzione ordinaria (sfalcio dell’erba, contenimento delle specie invasive, eventuali riparazioni necessarie alle attrezzature lignee).
L’elemento dell’inserimento lavorativo per le persone fragili è molto importante, e si sostanzia con l’impiego da parte della stessa Cooperativa Gasparina di tirocinanti full time e assunzioni a tempo determinato per i prossimi tre anni: occasioni di maggiore continuità rispetto a quanto accadeva prima, anche per quanto concerne gli stessi interventi manutentivi che riguardano le aree del Parco.
Altro ambito di azione è quello dell’educazione ambientale, con una ventina di classi di ogni ordine e grado, beneficiarie di moduli tematici sull’agroecologia. Per quanto riguarda il territorio cremasco, si stanno definendo i rapporti con le scuole, pur nell’incertezza determinata dalla pandemia: particolarmente attivi l’IC “Falcone-Borsellino” di Offanengo, l’Istituto Sraffa-Marazzi di Crema, l’IC “Primo Levi” di Sergnano e la sede di Crema dell’Istituto Agrario “Stanga”, ma il coinvolgimento è completo, da quelle dell’infanzia, alle secondarie, attraverso una serie di interventi, tra i quali il supporto per la sistemazione dei giardini scolastici, avendo in mente quale modus operandi, quello di trasmettere il valore di imparare facendo.
Altro momento nel quale si sostanzia il progetto e che coinvolge direttamente il Parco, riguarda l’aspetto legato allo sviluppo della filiera agricola: da una parte, la volontà di rendere autonoma, inclusiva e circolare l’attività agricola della Cooperativa, che utilizzerà per le sue coltivazioni gli ampi spazi dell’orto botanico di Romano, dall’altro la promozione della filiera, attivando canali commerciali strutturati, con un’attenzione alla qualità e alla lotta allo spreco. Per fare tutto questo, si sfrutteranno le consuete attività estive promosse dal Parco, sia nell’area bergamasca che in quella cremasca, per proporre alla cittadinanza gazebo e stand con i prodotti della Gasparina, nella speranza di poter riprendere la socialità, che l’emergenza sanitaria continua fortemente a limitare.
Per il presidente Basilio Monaci, “il progetto a cui il Parco porta il suo contributo è particolarmente importante perché la natura unisce le anime delle persone, rendendole più gentili e più portate al rispetto e alla valorizzazione dei valori di solidarietà e condivisione. Inoltre – aggiunge il presidente – il rapporto tra il seminare e il coltivare qualcosa, contribuisce a creare un’umanità più bella e rispettosa”. Il sostegno al progetto della Cooperativa Sociale Gasparina trova il suo fondamento nella volontà de Parco di accogliere tutte le persone, da quelle fragili a quelle forti, disseminando questi valori attraverso la vitalità della sua terra, piena di piante, acqua e colori. “Siamo ben contenti di concedere per questo progetto anche uno spazio presso il nostro orto botanico di Romano – conclude il presidente Monaci – al fine di offrire un’occasione di crescita per i ragazzi che la Cooperativa sociale coinvolge”.
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