Il prossimo weekend, l’ultima sagra coi frati ai Sabbioni, periferica parrocchia di Crema, nel 2026 unita a Ombriano
Quando la capitale del Granducato del Tortello: inesistente ma non troppo, non era neppure diocesi, l’allora “Corriere di Crema”, settimanale locale del tempo, così riportava:“Il 17 aprile del 1575 con grande solennità, processione e concorso di popolo fu posta laprima pietra ne’ fondamenti, ed in quell’istesso anno fu quasi compiuta la fabbrica. La chiesa fu dedicata a San Francesco; e perché in vicinanza al convento trovavasi una antica chiesa dedicata a San Lorenzo martire mezza diroccata, monsignor Girolamo Regazzoni, vescovo di Bergamo, e Visitatore Apostolico del Cremasco, ne ordinò la demolizione, e per serbarne la memoria, volle si dedicasse a san Lorenzo la cappella minore della chiesa nuova che andavasi erigendo”. Quindi, quattrocentocinquanta anni or sono, i frati Cappuccini approdarono nel quartiere, periferico cremasco, Sabbioni e, tra qualche mese, nel 2026, lasceranno definitivamente il convento e la parrocchia cremasca, per decisione, del loro ordine superiore. Quella che inizierà il prossimo weekend, quindi, sarà l’ultima sagra, coi frati, dei e ai Sabbioni, prima della fusione con Ombriano. E di conseguenza, in un certo senso, sarà una festa, un pochino malinconica, da quelle parti.
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