4 aprile 2021

Il quartiere di San Pietro e quella statua di San Giovanni Nepomuceno sulla piazza a protezione delle acque del Po

L'oblio della antica toponomastica di Cremona si porta via la memoria dei luoghi.E' il caso della zona prospicente le mura a sud della città che ora non notiamo se non nel notevole sbalzo tra Via Cadore e la sottostante parallela Via Giordano.

E' appunto nello sbalzo che stavano le mura, confinanti col Padus, molto più vicino alla città.

Via Cadore non era che l'interstizio tra le vie verticali provenienti dal rialzo geologico del centro e le mura orizzontali parallele al decorso dell'alveo del fiume.

Il fulcro di questa zona è San Pietro al Po.

Una chiesa affrescata dai fratelli Campi e dai fratelli Gatti ( i Sojaro ), da Trotti ( Malosso), da Mainardi ( Chiaveghino ) e Natali.

Partiamo da tempi recenti per scivolare nel passato.

Le mura vengono cancellate dopo il 1910 a causa di una forte spinta e speculazione edilizia.

La comprensione della forma della città è chiara guardando l' immagine della zona, estratta da una stampa "a volo di uccello" del 1856 di Massimo Franchi dove si intuisce che tutto ciò che è extramura è Via Giordano, mentre l'immediato interno rappresenta la attuale Via Cadore.

Nella stessa stampa appare esageratamente visibile la chiesa di S.Pietro al Po, con una piazza munita di statua sulla quale torneremo più avanti.

La chiesa di S.Pietro al Po non era parrocchia poiché affiliata alla vicinia di S.Giorgio che era ubicata a metà Piazza Marconi ( zona ingresso parcheggio sotterraneo ).

A lato della chiesa di S.Giorgio partiva la Contrada di S.Giorgio ( ora Via Tibaldi ) che andava appunto ad intercettare la chiesa di S.Pietro passando a lato della abside e proseguendo poi in Via della Colomba.

Ed è proprio da questo punto che dovremmo partire per vedere la Piazza della chiesa, rialzata come un porticciolo sulla Via Cadore sottostante.

Ricordiamoci quindi questo punto di osservazione.

Merula lo afferma nel suo "Santuario" del 1627, la descrizione delle chiese e dei santi della città, ed afferma che la chiesa fu fondata sul terreno dei coniugi Ardingo ed Edina ( ...un gran guasto e copioso terreno verso il fiume.. ) poco dopo il mille dc e sorretta dai Benedettini, frati bonificatori.

Ed allora da Merula, scivoliamo ancora indietro e arriviamo alla sera della Epifania del 1573, quando il tetto della chiesa che ha ormai 500 anni crolla "cadette il volto a terra el quale rouinò tutta la suddetta chiesa ".

La chiesa viene rifatta e rinforzata, segno che prima non fosse quindi come si presenta ora.

Compiamo un altro passo indietro ed arriviamo al 1480, quando Giovanni Maria Platina, intarsiatore di Piadena, realizza il Coro Ligneo per la Cattedrale di Cremona. Una delle tarsie lignee raffigura la vista in diagonale della chiesa di S.Pietro al Po prima che la chiesa crollasse cento anni dopo. Il Platina ha costruito una fotografia lignea che ci arriva dopo 600 anni.

Mettiamoci quindi nel punto di osservazione dell'artista.

E' lo stesso punto di osservazione menzionato prima, alla fine di Via della Colomba.

La chiesa a destra, come nella tarsia lignea, ed in fondo una rocca difensiva ed un ponte.

Si parla della vicina Via Porta Po Vecchia, che sbucava nel Chiavegone o Ciavegon, la Cremonella, che difendeva le mura e la Porta Po Vecchia ( alla altezza del ristorante La Bottiglieria ).

Ed allora ecco la fotografia di legno di Platina ;

la chiesa, la piazza, il ponte che va verso la porta così come spesso descritto da antichi testi.

La Porta originale che non era Piazza Cadorna ma era verso Via del Sale, appunto a 50 metri da S.Pietro.

Veniamo ora alla statua situata nella piazza.

Angelo Grandi narra delle vie di Cremona dopo il 1860 e, arrivato alla piazza della chiesa cita "siamo guidati su d'una vicina piazza, all'estremo della quale sorge sopra d'alto piedistallo la statua di S.Giovanni Nepomuceno che guarda le mura, e qui presentasi il maestoso tempio de SS.Giorgio e Pietro ".

S.Giovanni di Nepomuk è un santo Boemo ucciso per annegamento a Praga a fine 1300.

Il santo è riconosciuto protettore per le esondazioni e a Milano nel 1700 viene chiamato "San Giuan Ne pu ne men" e le sue statue sorgono ai Navigli.

A Cremona il simbolo è chiaro, difendere la chiesa e la città dalla furia delle acque del Padus guardando fuori dalle mura nella sua direzione, il belvedere .

E anche qui, l'inganno dei nomi delle vie, la contrada Belvedere era la attuale Via Ettore Sacchi, mentre ora la Via Belvedere è l'attraversamento in discesa delle mura, il passaggio del dislivello Cadore-Giordano.

La statua dopo l'Unità di Italia non è piu menzionata.

Viene deposta dalla piazza, presumibilmente dopo il 1875.

Il Santo era certamente amato in europa centrale e sicuramente portato in Italia dagli Austriaci.

La statua di S.Giovanni Nepomuceno, il 5 settembre 1876 viene posata davanti alla chiesa di Alfiano Vecchio per volere del Vescovo di Cremona, Geremia Bonomelli in una Via di Alfiano denominata Via Bonomelli.

Esistono porte invisibili che per secoli furono importanti e ombre di statue che possono ritornare tra noi immergendosi nello studio delle fonti.

Solo un salto nel passato può donare fascino a certe zone della città. Un passato che conserva il presente, prima che diventi il nulla.

 

Maurizio Mollica


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commenti


Michele Torresani

4 aprile 2021 08:15

Molto interessante! Quello della presenza antica e della assenza attuale (o di vari spostamenti) di molte statue in piazze cittadine è un caso interessante. Io sarei favorevole al ripristino di condizioni antiche -in genere esteticamente più belle- anche attraverso l’uso di copie così come avviene in altri Paesi, ma so che gli orientamenti vigenti in Italia lo impediscono. Forse si potrebbe pensare a delle targhe informative con il dipinto e la tarsia citati (in altri casi con foto storiche come quelle di Betri).

Michele de Crecchio

4 aprile 2021 17:15

Sarebbe certo molto opportuno tentare di ripristinare la sistemazione originale della piazzetta antistante S, Pietro, un tempo molto più suggestiva della attuale squallida condizione (senza però ricorrere alle bizzarrie che vanno di moda sotto il nome di "urbanistica tattica" o di "rigenerazione urbana".

Flix

4 aprile 2021 22:10

Storia molto interessante...sempre bello riscoprire qualcosa della nostra città!
Una curiosità sulla collocazione attuale della statua: è rivolta verso la chiesa e da le spalle al fiume Oglio, in contrasto con la funzione protettrice del Santo.
Comunque Alfiano Vecchio è in provincia di Cremona...non credo sia un’informazione così difficile da reperire per una testata locale come Cremonasera.
Ecco come si presenta la statua al giorno d’oggi: https://alfianovecchio.wordpress.com/2008/08/13/130808-san-giovanni-neponucemo/

Daniro

6 aprile 2021 08:31

Il complesso di San Pietro è stato edificato sul ciglio del terrazzo morfologico e il dislivello è dovuto alla naturale scarpata verso la golena del Po. Posizione strategica (come ad esempio la scenografica Sant' Omobono ma che si ripetono lungo tutto il terrazzamento dalla Badia di Cavatigozzi a San Sigismondo) che non è certo esaltata dalla attuale condizione di degrado sia della piazza che di via Cadore.