8 luglio 2024

Immediata replica di Confcommercio al sindaco Andrea Virgilio: "Ci aspettiamo da chi amministra la città proposte e soluzioni in merito a una situazione che denunciamo da tempo"

Ecco la replica alla risposta di Andrea Virgilio sulla polemica dei commercianti circa la concomitandza del Pride e l'inizio dei Saldi. 

Con riferimento alle dichiarazioni del sindaco Andrea Virgilio, Confcommercio Provincia di Cremona intende puntualizzare quanto segue:

Nel corso degli ultimi dieci anni, il centro di Cremona ha perso il 30% dei propri negozi. Questa mattina, il Sole 24 Ore, pubblicando uno studio del Centro Studi delle Camere di Commercio, pone Cremona al 69° posto nella classifica delle 100 città italiane per l’accessibilità dei servizi, con riferimento al commercio di vicinato. 

Sono dati che descrivono un quadro allarmante che non può essere derubricato a polemica dai toni surreali.

Da chi ha amministrato la città nel corso degli ultimi dieci anni ci aspettiamo proposte e soluzioni in merito a una situazione che denunciamo da tempo, a nome di centinaia di operatori del settore e delle loro famiglie. 

La chiusura del centro e l’eliminazione di parcheggi non sono mai un volano per il commercio locale: un centro più fruibile e un piano parcheggi adeguato alle esigenze dei consumatori sono solo due delle numerose proposte che abbiamo fatto e continueremo a fare.

La manifestazione di sabato scorso si è tenuta in numerose città italiane che, a differenza di Cremona, hanno programmato lo svolgimento in date differenti. Milano, Roma, Napoli hanno avuto la lungimiranza di autorizzare lo svolgimento della manifestazione in giorni differenti dall’inizio dei saldi, per coniugare le esigenze di tutti in un clima di armonia e collaborazione.

Ribadiamo che, in merito alla data scelta per la manifestazione, non ci è giunta nessuna comunicazione; sarebbe stata nostra cura, in un vero clima di collaborazione e confronto, sottoporre ai tavoli competenti le nostre perplessità inerenti agli aspetti logistici e di accesso al centro cittadino, dove hanno sede le attività commerciali che rappresentiamo.

Il 30% in meno di negozi in centro e Cremona al 69° posto della classifica per accessibilità ai negozi di vicinato non sono certo da imputare a una legittima manifestazione per i diritti dei cittadini, ma alla mancanza di iniziative strategiche veramente efficaci per il rilancio della nostra città. Ben vengano le manifestazioni nel centro città se si coniugano con un’idea di inclusione e fattiva collaborazione negli interessi di tutti e con un effettivo coordinamento dei calendari.

Registriamo con rammarico le esternazioni social con cui chi, appena nominato assessore competente al commercio, si fa beffa dell’opinione dei commercianti e degli operatori del settore della città di Cremona. Auspichiamo che d’ora in avanti lei, in qualità di Sindaco, voglia farsi garante di una dialettica costruttiva e di un adeguato livello di bon ton istituzionale.

la foto dal drone è di Riccardo Maverick Rizzi


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commenti


Marzio

8 luglio 2024 10:35

Sono dieci anni che si fanno beffe dei commercianti e dei cittadini lasciando la nostra città, il nostro commercio nelle condizioni in cui si trovano e per giunta con l'arroganza di chi si è in questi dieci lunghi anni autorferenziato.
Questo è quello che i cremonesi ben pensanti hanno voluto. Ed è anche quello che, gli astenuti, hanno permesso che accadesse. Dunque non lamentiamoci dei rimpasti, dei governi tecnici mancati e di quelli politici che ora governano. Il treno è passato e ripassa fra cinque anni.
Qualcuno in una intervista ha detto che la discontinuità ed il cambiamento sono solo sciocchezze....ebbene avanti con la continuità.

Enrico

8 luglio 2024 13:33

La situazione dei negozi al dettaglio in Italia è dettagliatamente descritta nel report dell’Osservatorio sulla demografia delle imprese nelle città italiane, redatto a cura dell’Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia, con il contributo del Centro Studi Tagliacarne, pubblicato a marzo 2024.
Nello studio si evidenzia che negli ultimi 10 anni hanno chiuso in Italia 111.000 negozi al dettaglio, pari al - 20,2%.
La situazione è ancora più pesante nei centri storici, dove le chiusure sono ancor più numerose. Resistono solo alcune tipologie di attività: bar, tabaccherie, ristoranti, negozi di tecnologia. Particolarmente penalizzati invece i negozi di abbigliamento e di mobili.
Come si può notare, la situazione di Cremona non è particolarmente differente da quella degli altri 120 centri italiani analizzati nel report.

Stefano

8 luglio 2024 10:45

Quelle esternazioni di chi amministra sono parse un po'arroganti e poco lungimiranti rispetto ad una chiusura dei parcheggi che certo non favoriva quella giornata a livello commerciale... Ma soprattutto poco dialogiche. Il contrario di quello che il neo sindaco ha finora predicato.

Enrico

8 luglio 2024 13:44

A proposito dei parcheggi, ricordo che è stato aperto da 3 settimane il nuovo parcheggio della stazione, con circa 400 posti auto gratuiti ; in 10 minuti a piedi si è in piazza del Comune .

Stefano

8 luglio 2024 16:35

Be'se ti accontenti di comprare in centro una cravatta o una bella borsetta. Ah anche un cappello che di questi tempi lo porti volentieri anche in testa, può andare anche bene. Ma se devi fare una spesa un po'più pesante, sai che serve il parcheggio di via Dante? Anche se nuovo? Enrico,un po'di lungimiranza!!

Manuel

8 luglio 2024 18:40

‘Sa gheet de’ crumpaa in centro? ‘Na vaca?
Stai tranquillo, che se hai il portafoglio gonfio, la spesa, i commercianti del centro, te la consegnano a casa.

Enrico

8 luglio 2024 20:37

…..Stefano, forse non sei mai andato a far compere a Milano o Roma ….

Utonto

8 luglio 2024 19:36

Vero Enrico un lavoro certosino con annessa discarica a fianco e sebach per i bisogni di emergenza. Manca giusto un sert a cielo aperto e voila, bel biglietto da visita per chi parcheggia da fuori.

PierPiero

8 luglio 2024 10:46

Pronti, via e già si scannano.
Saranno 5 anni interessanti, probabilmente di passione ma prendetevela con chi l'ha votato e soprattutto con chi non è andato a votare.

Gio

8 luglio 2024 11:28

Per quanto il coordinamento tra le parti sia sempre migliorabile, quel che è surreale non sono tanto le preoccupazioni per la generale desertificazione commerciale del centro (dato di fatto), quanto la lamentela per la limitazione ai parcheggi durante il pride, anche se in centro c'erano più di 4000 persone. Certo non sará una clientela tradizionale, peró sono sempre persone in cittá e allora perchè non mettersi un po' di più in gioco per attrarre i consumatori LGBT? Cremona si sta abituando pian piano ad ospitare i pride e a capire come migliorare l'indotto, intanto sarebbe utile studiare meglio quello che fanno altrove (diventando anche un po' più friendly certo). Sia il Comune che le Associazioni di categoria potrebbero svolgere un ruolo importante di accompagnamento, sarebbe, anzi, una bellissima opportunità.

Pierpa

8 luglio 2024 11:42

Gent. Signori commercianti, come ho scritto in un commento alla precedente notizia circa il vostro rammarico, vi capisco, ma voi dovete capire quelli come me. Mica posso/possiamo passare il tempo a fare shopping. Quanto ai parcheggi (che ovviamente dovrebbero esserr gratuiti), ricordo quando avete fatto il diavolo a quattro per avere il park di piazza Marconi. Adesdo, oltre alle lamentele, fate delle proposte: cosa abbattiamo per creare parcheggi gratis, davanti ai vostri negozi? Il Battistero, la Camera di Commercio, la Galleria 25 aprile? Non sono un giramondo, ma qualche città paragonabile a Cremona la conosco; a Parma, ad esempio, se non ci fosse il Toschi non saprei dove andare. È a pagamento, e anche gli stalli in superfice attigui sono "strisce blu". E i commercianti locali non si sono suicidati.

Gianluca

8 luglio 2024 12:43

Parma non può essere minimamente paragonabile a Cremona, come non lo può essere Piacenza ad esempio. Anche Mantova, per dire, nonostante abbia 20 mila abitanti in meno, ci bagna il naso da lustri. Noi siamo solo un paesone.

Pierpa

8 luglio 2024 13:47

Resta il fatto che le strisce blu ci sono ovunque, anche in piazza Garibaldi a Casalmaggiore (circa 15.000 abitanti).

gianfranco

8 luglio 2024 19:55

siamo nel mondo di internet e tanti e sempre di più fanno acquisti su internet, gli stessi commercianti lo fanno se poi ci mettiamo i centri commerciali il gioco è fatto e questo non dipende dal sindaco di qualsiasi colore politico sia non cambierebbe niente, e se poi togliamo anche quelle poche manifestazioni che si fanno durante l'anno stiamo chiusi in casa.

Vacchelli Rosella

8 luglio 2024 22:09

Senza negozi di vicinato la città è un solo un triste e poco vivibile dormitorio. I sindaci hanno voce in capitolo ma preferiscono tacere.

Pasquino

8 luglio 2024 21:40

Chi ben comincia è a metà dell'opera ...
La scuola Galimberti continua e persevera non hanno capito o non capiranno mai altro che rinnovamento e nuovo modo di rapportarsi con.i cittadini
Siamo alle solite supponenza e incapacità nulla di nuovo sotto il sole