Impraticabile il passaggio pedonale all'autosilo di Piazza Marconi, escrementi e deiezioni di ogni tipo impediscono il transito degli utenti
Lasciate ogni speranza voi ch’entrate, verrebbe da dire. Perché percorrere le scale per scendere all’autosilo di piazza Marconi equivale, passate il paragone, ad una discesa negli inferi: escrementi e deiezioni umane sparse ovunque, sporcizia di ogni genere che impregna gli scalini al punto da renderli impercorribili, un fetore insopportabile. Siamo in pieno centro, nell’autosilo più caro che si possa immaginare. Ci si aspetterebbe, almeno, una qualità dei servizi proporzionata alla spesa della sosta. Ed invece gli utenti del parcheggio sotterraneo non hanno neppure il coraggio di avvicinarsi a questa uscita sul lato ovest di piazza Marconi, all’imbocco di via Bella Chioppella, preferendo uscire utilizzando il percorso riservato alle auto.
Lo hanno già segnalato i residenti: quando cala la sera questo lato di piazza Marconi, il più oscuro, diventa terra di nessuno. Eppure piazza Marconi è stato inaugurata solo dieci anni fa, il 9 luglio 2011, dal sindaco Oreste Perri, poche settimane dopo l’autosilo. Da anni si segnalano bivacchi notturni, musica a tutto volume e schiamazzi, bottiglie rotte e liti. Qualche anno fa si dovette intervenire per la sostituzione del lastrone in cristallo che consente la visione degli scavi archeologici. Rifiuti, lattine, cartacce, sacchetti di patatine, resti di picnic improvvisati probabilmente nelle ore serali e notturne, bottiglie di birra vuote, a volte addirittura pannolini sporchi non sono mai mancati in una piazza che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, anticamera del Museo del Violino.
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commenti
alessandro
18 agosto 2021 13:58
Sono sufficienti le foto, il commento, assolutamente condivisibile, risulta superfluo. Ma la convenzione con SABA non doveva essere disdettata? se ne sono perse le tracce.