In mostra a Brescia il grande quadro di Matthias Stom della basilica di Santa Maria Assunta di Soncino
Il famosissimo quadro di Matthias Stom, custodito nella basilica di Santa Maria Assunta a Soncino, il grande dipinto rappresentante “Vespasiano che libera Giuseppe Flavio dalle catene” è a Brescia. Sarà uno dei pezzi clou, della splendida mostra, curata da Gianni Papi, dedicata al famosissimo artista, sarà inaugurata il 18 settembre presso la Pinacoteca Tosio Martinengo. La mostra, dal titolo, “Matthias Stom. Un caravaggesco nelle collezioni lombarde”, è e promossa dal Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Alleanza Cultura.
L'artista tanto amato da Vittorio Sgarbi, che in ogni sua visita a Soncino, sì faceva accompagnare per ammirare l'opera, ha segnato un'epoca, il Seicento. Fino a febbraio quindi, tra i gioielli dell'artista fiammingo anche il nostro capolavoro!
La Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia dal 18 settembre 2025 al 15 febbraio 2026 accoglierà nelle sue sale espositive la mostra dedicata a “Matthias Stom. Un caravaggesco nelle collezioni lombarde”, curata da Gianni Papa e promossa dal Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Alleanza Cultura. L’esposizione inedita presenterà tutte le opere di Matthias Stom custodite in Lombardia.
L’esposizione inedita presenterà tutte le opere di Matthias Stom custodite in Lombardia. L’esposizione include l’intero patrimonio pittorico di Stom che sia conservato in Lombardia ad eccezione dell’Assunzione di Chiuduno, per le eccessive dimensioni, che ne hanno impedito il trasferimento.
Mathias Stom o Stomer o Stomma è stato un pittore olandese o fiammingo nato a Amaersfoort attorno al 1600 e morto in Sicilia dopo il 1650. Fu influenzato dall’opera dei seguaci non italiani di Caravaggio in Italia, in particolare dai suoi seguaci olandesi, spesso indicati come “Caravaggisti di Utrecht”, nonché da Jusepe de Ribera e Pieter Paul Rubens. Non condivideva la preferenza degli altri caravaggisti del Nord per le scene di genere umoristico o scabrose e per le elaborate allegorie decorative, ma prediligeva le storie della Bibbia. Lavorò in varie località italiane, dove godette del patrocinio di istituzioni religiose e importanti membri della nobiltà. Passò tra Napoli e la Sicilia lasciando traccia di sé, grazie alle splendide opere che dipinse in tutti i luoghi più suggestivi della Sicilia. Mentre in passato era solitamente indicato come Stomer, oggi si ritiene che il suo vero nome fosse Stom, perché tale era quello che usava come firma.
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