In occasione della partita Cremonese-Sampdoria di domenica Tiziano Bordi porta allo stadio la maglia di Vialli della stagione 83/84 in ricordo del campione
La partita Cremonese – Sampdoria in programma domenica 22 dicembre allo stadio “Zini” porta subito con la mente, con il cuore e con la memoria al ricordo di Gianluca Vialli, il grande campione fortemente legato, per ovvi motivi, ad entrambe le squadre. Vialli, che quest’anno avrebbe compiuto 60 anni, e di cui il prossimo 5 gennaio ricorreranno i due della scomparsa ha fatto la storia della Cremonese e della Sampdoria, oltre che della Juventus, della Nazionale Azzurra e del calcio mondiale.
Domenica, allo “Zini” ci sarà chi lo ricorderà in modo speciale, prima di tutto con il cuore, portando un “pezzo” di Vialli, una “reliquia” arrivata direttamente dal fiume. A fare questo ricordo sarà Tiziano Bordi di Pieveottoville (Parma) che porterà con sé uno dei suoi ricordi più cari, la maglietta della Cremonese, vecchia di 40 anni, indossata proprio da Vialli. Tiziano Bordi l’ha avuta in dono nel 1984 dall’allora titolare dell’hotel Continental di Cremona, che a Pieveottoville si recava spesso in barca per condividere giornate di pesca insieme agli amici, sul Grande fiume.
Sapeva della passione per il calcio di Bordi, allora ragazzino, e nutrendo un profondo affetto nei suoi confronti era riuscito a fargli avere la maglietta di Vialli. Nientemeno che quella dello storico campionato 1983/1984, che vide la Cremonese, allenata dal compianto mister Emiliano Mondonico, arrivare terza e guadagnarsi così la promozione in serie A. Vialli, con 10 reti (ed altre 2 in Coppa Italia) era stato il capocannoniere grigiorosso (all’epoca indossava il numero 11, e a volte anche l’8) ed era stata, quella, la sua ultima annata con i colori della squadra della sua città prima di “spiccare il volo” per la gloriosa carriera che tutti conosciamo.
Quella maglietta, praticamente intatta, è un pezzo del tutto unico. Era la cosiddetta casacca da trasferta, quella bianca con le righe grigie e rosse sottili, realizzata in cotone con le maniche lunghe (allora la muta invernale era così). Bordi, che ha avuto una lunga e importante carriera nel calcio dilettantistico emiliano, arrivando a sfiorare anche il professionismo visto che, per qualche mese, in gioventù, aveva militato con la Primavera del Parma, oggi è un valente artigiano, con una grande passione per il calcio e conserva, come è giusto che sia, ricordi e magliette delle compagini in cui ha militato. Un po’ di mesi fa dallo “scrigno” dei suoi vecchi ricordi sportivi, è uscita questa maglietta, che lui inizialmente non aveva riconosciuto, ma sapendo di non aver mai calcato i campi della Lombardia ha indagato ed i ricordi sono rapidamente riemersi.
La casacca è stata indossata da Gianluca Vialli, è un pezzo unico, ed è arrivata nelle sue mani, a Pieveottoville, in barca. Un regalo dell’allora titolare del Continental, che oggi ha un valore immenso e che era pure già tornata sotto al Torrazzo. Infatti Bordi l’aveva fatta indossare alla figlia Vittoria dopo averla portata, qualche mese fa a seguire una partita della Cremonese allo Zini e non era certo passata inosservata. Anzi, in tanti l’avevano ammirata e fotografata. Dopo che si è sparsa la voce del cimelio che conserva lo hanno contattato collezionisti e sportivi da tutta Italia. C’è chi gli ha anche proposto cifre importanti per avere la maglietta ma di una eventuale cessione non se ne parla.
Ne è gelosissimo e la sta conservando con grande cura consapevole di avere in mano un tesoro, a cui lui tiene immensamente. Un “gioiello” che domenica oltrepasserà di nuovo il Grande fiume perché Tiziano e Vittoria saranno a Cremona, con la casacca di Vialli (e con Vialli nel cuore) celebrando a modo loro il campione, sugli spalti dello stadio. Bordi non ha nascosto il suo rammarico nell’evidenziare che, ad oggi, non sia stata data comunicazione alcuna di cerimonie o, comunque, di iniziative in programma domenica in memoria di Gianluca Vialli: il ricordo del campione, a suo dire (e non solo a suo dire) sarebbe doveroso per Cremonese – Sampdoria.
“Noi – dice – almeno così lo ricorderemo anche se mio sarei aspettato qualcosa di più”. Il suo sogno, che ammette in modo velato, sarebbe quello di poter incontrare i familiari di Gianluca Vialli in questa occasione. “Avrei voluto inviare loro una lettera – ha detto – ma so che di recente hanno subito un lutto e quindi non ho voluto in nessun modo disturbare e mi unisco al loro cordoglio”. Un uomo profondamente gentile, Bordi, anche in questo gesto del non voler disturbare. Ma chissà, magari domenica allo “Zini” il sogno di un incontro si potrebbe avverare e lui si dice pronto, nel caso, a lasciare, per il periodo delle festività, la maglietta di Vialli, se lo riterranno, ai suoi familiari.
Eremita del Po
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