2 dicembre 2025

In stazione arrivano anche le tende, situazione al limite del collasso e proseguono i bivacchi e gli atti di violenza

Anche le tende sono arrivate nella stazione ferroviaria di Cremona. Non cessa così l’emergenza sicurezza e sociale nello scalo cittadino. Neppure davanti alle denunce arrivate, da queste colonne, si è arrivati ad alleggerire un problema che stava diventando veramente importante sia per i pendolari, sia per coloro che stanno usando gli spazi dentro e fuori la stazione come una sorta di albergo improvvisato. Oltre i bivacchi all’interno della sala d’attesa, per altro in condizioni igieniche sempre più precarie, sono apparse anche le tende. Una è collocata accanto al binario 1 tronco est ed è stata impiantata sulla passerella che porta agli uffici postali. Difficile capire quante persone ospiti. Accanto una bicicletta e delle scarpe da uomo.

Per altro, anche nella parte esterna dello scalo, ci sono persone che dormono o in sacchi a pelo o in giacigli improvvisati fatti per lo più di coperte.  

Contestualmente la situazione igienica è sempre più precaria. Basti vedere i cumuli di immondizia che sono stati abbandonati al blocco del binario uno tronco est.

Rimane ancora un tema complicato quello della sicurezza. Molti pendolari, soprattutto donne, sono in difficoltà, nelle ore mattutine, a raggiungere i convogli, quelli in partenza più lontani dagli ingressi principali. Purtroppo, la presenza di giovani che fanno uso di droghe leggere è continuativa e non cessa e spesso i gruppi entrano in contrasto con i viaggiatori o con chi cerca di attenuare il fenomeno. Discussioni che spesso finiscono con scambio di accuse o di aggressioni verbali.

Situazione sempre ad alta tensione sui convogli. Dove sono numerosi gli atti non solo di vandalismo ma ancora di più di violenza che finiscono regolarmente sui quotidiani. Così come nei bagni pubblici dove sono stati segnalati atti sessuali.

Permane sempre il problema della gestione del giardino esterno dove ci sono alcune zone completamente in ombra e dove spesso accadano fatti al limite della legalità.

Luca Poli


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commenti


Cinzia

2 dicembre 2025 09:58

Finché la questione sarà trattata come un problema di sicurezza non si risolverà mai.
A parte che mi risulta che i locali della stazione di notte sono chiusi dopo il passaggio dell ultimo treno ..tant'è che le foto che ritraggono clochard dormire nella sala d attesa sono scattate di giorno....a parte questo è evidente che ci troviamo di fronte a un problema sociale che necessita di risposte da parte del Comune .
Ammettiamo di " ripulire con le forze dell ordine" la stazione e che non vi soggiornino più senza tetto ...ma dove pensate che vadano ...mica spariscono. Probabilmente li ritroveremmo su qualche panchina e con il freddo di questi giorni facile che qualcuno di loro non si risvegli al mattino.
La povertà non si elimina per legge e la sicurezza tanto agognata la si ottiene governando il problema non nega dolo.
In alcuni paese più civili del nostro in alcuni punti strategici hanno posto punti di ricovero notturni gestiti da associazioni o direttamente dai servizi sociali ( li funzionano) con sistemi di assegnazione e controllo informatizzati .
I moduli sono sostanzialmente prefabbricati spostabili e smontabili ..cabine con un posto letto fatte con materiale isolante ...Insomma ormai non sono più nemmeno una novità ..una piccola ricerca nel web e si trovano le soluzioni che meglio si adattano alla situazione specifica.
Nel frattempo ben vengano le tende . L alternativa è raccontare dopo storie di morti di freddo e scriverci su qualche articolo

roberto

2 dicembre 2025 10:27

Pagali tu i moduli, oppure porta questa gente a casa tua