Indice di Sportività 2023, pubblicata la classifica del Sole 24 Ore: Cremona per la prima volta sale sul podio al 3º posto superando tutte le province lombarde
Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica nazionale dell'Indice di Sportività 2023. Per la prima volta Cremona sale sul podio al terzo posto superata soltanto da Trieste e Trento. Subito dopo Firenze (4^) e Milano (5^).
Staccate le città vicine come Brescia che non supera il 16º gradino, Piacenza si attesta al 29º e Mantova addirittura al 58º.
Medaglia d'oro a Trento, rivelatasi la provincia più sportiva d’Italia. Grandi eventi, atleti tesserati e società sportive, risultati (individuali e di squadra), sport paralimpico, investimenti, turismo sportivo e scuole di formazione: i numeri sullo sport italiano nelle classifiche elaborate da Pts per Il Sole 24 Ore. L’indice, giunto alla sua 17esima edizione, è calcolato su 32 indicatori suddivisi in quattro categorie.
Tra le prime 10 classificate, Firenze arriva quarta con un forte recupero (era 12ª); migliora anche Milano, dal settimo al quinto posto. Da notare i balzi di Vicenza (prima per società dilettantistiche nelle discipline a squadre) al sesto e di Bologna all’ottavo posto (erano rispettivamente in 18ª e 14ª posizione); tra la due si inserisce Bergamo, che perde un paio di posizioni.
Risale Lecco (nona, era 13ª), precedendo Bolzano (10ª) che, non beneficiando più dei risultati alle Olimpiadi invernali, e in assenza di performance di rilievo negli sport della neve, lascia il podio ma rimane al vertice negli sport individuali.
Le regioni leader
Se si estende l’analisi alle prime 20, tra le regioni più grandi la Lombardia si conferma leader con sette presenze, distanziando nettamente Veneto ed Emilia Romagna (con due province ciascuna); una sola presenza per la Toscana e il Piemonte (Torino, al 15° posto). Nonostante Roma recuperi tre posizioni (ora è 27ª), il Lazio resta lontano dall’alta classifica, così come le principali regioni meridionali: Napoli, leader campana, è al 55° posto, Bari, la prima pugliese, al 62°, e Messina primeggia in Sicilia arrivando 72ª.
Il divario Nord-Sud
Si mantiene sempre elevato il differenziale tra i territori del Centro-Nord e quelli di Sud e Isole. Dopo l'11° posto di Cagliari bisogna scendere al 48° di Teramo e al 52° di Sassari. Le restanti province del Mezzogiorno fanno peggio; va però sottolineato l’ulteriore avanzamento di Napoli (dal 57° al 55° posto), in buona parte per lo scudetto nel calcio. Di rilievo il balzo dell’Aquila (dall'88° al 63° gradino), con il capoluogo “Città europea dello sport” nel 2022.
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